Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Le sopraelevazioni degli altari presenti in entrambe le navate, sono costituite da opere pittoriche caratterizzate da monumentali cornici in stile barocco di legno scolpito e dorato. La ricostruzione post terremoto del Val di Noto del 1693 determina l'uniformità degli stili e delle forme pur mantenendo un elevato carattere di magnificenza e opulenza. Pochi dipinti tra i capolavori esposti, hanno superato indenni il disastroso evento sismico, gran parte del patrimonio artistico attuale, in particolare il ciclo fiammingo, è dovuto al mecenatismo attuato da illuminati prelati.
- Prima campata:Fonte battesimale. Fusto con vasca ottagonale in marmo rosso coperto da cupolino ligneo sormontato dall'Agnus Dei, sulla parete l'affresco raffigurante San Giovanni Battista e il Battesimo di Gesù nel fiume Giordano, opera di Giovanni Tuccari del 1728. L'ambiente ricavato in una nicchia dal pavimento rialzato è delimitato da una artistica cancellata.
- Seconda campata: Altare dedicato a Santa Febronia, dipinto Martirio di Santa Febronia, opera di Guglielmo Borremans del 1730 commissionata da Pietro Galletti in omaggio alla Patrona di Patti, cittadina precedente sede dell'apostolato del vescovo. Tutte le opere del pittore fiammingo sono realizzate durante il soggiorno catanese dell'artista nel 1730 per l'abbellimento del tempio nuovamente ricostruito. Di fronte all'altare, addossata ad uno dei dodici pilastri che separano la navata da quella centrale, è collocato il monumento funebre del musicista catanese Vincenzo Bellini la cui salma fu traslata il 23 ottobre 1876 dal cimitero parigino Père Lachaise. Le sculture realizzate in marmo di Carrara e bronzo sono opera di Giovanni Battista Tassara, la targa reca inciso l'incipit dell'aria de La sonnambula:
« Ah! Non credea mirarti si presto estinto fiore…»
(Felice Romani)
- Terza campata: Altare dedicato a Santa Rosalia, dipinto Gloria di Santa Rosalia di Guglielmo Borremans del 1730, opera commissionata da Pietro Galletti in omaggio alla Patrona di Palermo.
- Quarta campata: Cappella altare dedicato al Sacro Cuore di Gesù, statua Sacro Cuore di Gesù.
- Quinta campata: Altare dedicato a Sant'Antonio di Padova, dipinto Sant'Antonio di Padova opera di Guglielmo Borremans del 1730. Addossato al pilastro il monumento sepolcrale del vescovo Emilio Ferrais † 1930, opera dello scultore Pietro Pappalardo.
- Sesta campata: Altare dedicato alla Sacra Famiglia, dipinto Sacra Famiglia opera di Pietro Abbadessa.Dirimpetto a questo altare, addossato al pilastro, è collocato il monumento funebre di Domenico Orlando morto nel 1839.
- Settima campata: Altare dedicato a Santa Maria, dipinto Maria Corredentrice opera di Emanuele Di Giovanni del 1961. Sotto la mensa riposa Giuseppe Benedetto Dusmet. Addossato al pilastro il cenotafio del Cardinale, monumento funebre fino alla beatificazione, opera di Filadelfo Fichera.