Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Ginnasio Romano-Siracusa
Via Elorina, 23
I resti del Ginnasio Romano di Siracusa li troviamo presso la Via Elorina (SS 115 per Cassibile) vicino alla Marina Militare (Contrada Pantanelli).
Si tratta di un complesso monumentale risalente alla seconda metà del I secolo d.C. utilizzato sia per scopi culturali sia per scopi sacri. Questa struttura romana comprendeva un piccolo teatro, cinto su tre lati da un portico, un quadriportico e un tempio. Buona parte del portico è ormai illeggibile mentre rimane visibile, con tutto il fascino del bradisismo che ne ha invaso la scena, la càvea del teatro. Di fronte a quest'ultimo, al centro del portico, vi era un piccolo tempio periptero elevato su alto podio. Nel Tempio consacrato al Dio Serapide in cui, oltre alle poche mura rimaste in piedi, sono state ritrovate iscrizioni in cui è raffigurato il nome della divinità e statue di alcuni cittadini romani di elevato ceto sociale, personaggi illustri della Siracusa romana (tutti questi reperti sono esposti al Museo Archeologico Paolo Orsi). Lo stesso Cicerone, nelle Verrine (II,2,160), parla di un santuario dedicato a Serapide, a Siracusa. Sono rimasti visibili solo i primi gradini del piccolo teatro, formato, come già detto, da una piccola cavea e da una scena, e parti del muro del quadriportico, conservato solo nella parte Nord ed Est. L'orchestra è sempre piena d'acqua in quanto si trova sotto il livello del mare che, tramite infiltrazioni sotterranee, ha riempito d'acqua questo spazio semicircolare formato da gradoni in pietra bianca. Il palcoscenico aderiva alla fronte del tempio, che sorgeva al centro del quadriportico. L'area limitrofa al Ginnasio Romano si presenta in maggiorparte ancora interrata per cui essa è sotto vincolo archeologico, comunque le rovine del Ginnasio Romano si possono liberamente visitare gratuitamente.