Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Museo del papiro - Siracusa
Il "Museo del Papiro" sorge presso il Viale Teocrito, a poca distanza dal Museo Archeologico Paolo Orsi e dalle Catacombe di San Giovanni. Questo Museo è stato fondato il 30 settembre 1989 da Corrado Basile, studioso di origini siracusane, con lo scopo di far conoscere l'antico utilizzo del Papiro, pianta il cui stelo veniva utilizzato sia per fabbricare una carta piuttosto utilizzata nelle epoche egizie, fenicie, greche e romane, sia per ottenere corde o una specie di vimini con cui venivano intrecciati canestri, recipienti e addirittura imbarcazioni piuttosto resistenti. È un museo vivo nato per la conservazione e la divulgazione delle testimonianze della cultura del "papiro" e in esso il visitatore può assistere alla lavorazione della carta di papiro ed avere una immagine viva della storia del papiro dalle origini ad oggi. Per la completezza dei reperti esposti e per l'attività didattica svolta, il Museo, nonostante le dimensioni non estese e l'ubicazione non adeguata alla sua importanza, è stato inserito nell'elenco dei musei selezionati per il prestigioso European Museum of the Year Award 1995. La città aretusea si trova nel limite più settentrionale delle aree in cui il Papiro trova l'ambiente adatto per crescere fitto e rigoglioso e, proprio al di fuori della città, presso il Fiume Ciane, vi sono numerose piante di Papiro, la cui presenza è documentata anche da manoscritti greci che narrano di come veniva lavorato in epoca greca presso le officine cartarie nell'isola di Ortigia. Qui il gambo del Papiro veniva tagliato a listarelle, posto su una lastra di pietra liscia, pressato con una pressa di pietra di forma tondeggiante e schiacciato da un blocco di pietra piuttosto pesante o da un torchio (simile a quelli con cui veniva pigiata l'uva) fino a quando l'acqua presente all'interno delle listarelle si asciuga ed esse si saldano tra di loro formando un foglio di carta vero e proprio. Questo tipo di tecnica di produzione della carta di Papiro è ancora praticato a fini turistici per ottenere vere e proprie "cartoline" su cui vengono raffigurati i principali monumenti della città aretusea (il Teatro Greco, la Cattedrale, la Fonte Aretusa, l'Orecchio di Dionisio e così via) oppure le effigi della "Madonna delle Lacrime" o di "Santa Lucia". In questo museo troviamo reperti in Papiro provenienti dall'Africa come manoscritti di epoca egizia in carta di papiro, stuoie, sacchi e sandali intrecciati con steli di Papiro e addirittura imbarcazioni interamente formata da steli di Papiro intrecciati tra loro proveniente dal Ciad e dall'Etiopia , strumenti utilizzati per fabbricare i fogli in Papiro (presse, ripiani in pietra ecc...) per scrivere sulla carta di Papiro (calamai, inchiostri penne e pennelli) un erbario comprendente ombrelle di Cyperus papyrus raccolte lungo il Nilo (Kenya, Uganda, Sudan, Etiopia, Egitto), nel lago Ciad, nel lago Hula (Israele) e in Sicilia (Fiumefreddo e Siracusa) e un'ampia documentazione storica sulle origini del papiro e sulla fabbricazione della carta; decorazioni parietali che raffigurano il papiro e documentano gli usi che di esso si facevano e un'ampia documentazione scritta e grafica sull'utilizzo del Papiro a Siracusa e nelle altre zone del mondo. Il Museo è promotore del progetto Restauro Conservativo dei Papiri in Egitto, nell'ambito del quale sono svolte varie attività: missioni di restauro conservativo dei papiri del Museo Egizio del Cairo, della Bibliotheca Alexandrina e del Museo greco-romano di Alessandria, gemellaggio con la Bibliotheca Alexandrina, creazione del Laboratorio di Restauro Conservativo dei Papiri nel Museo Egizio del Cairo, corsi di restauro dei papiri. L'ingresso a questo museo è completamente gratuito.