Home Page Chi siamo Cosa offriamo Finalità Partecipa Donazioni Contatti Segnalazioni Mappa del sito Meteo Cartoline


Provincia di CATANIA


Visita il capoluogo

I Comuni

ITINERARIO DEI CASTELLI NELLE PROVINCIE SICILIANE


 

::chiesa-madre-di-s-mauro»I bombardamenti del '43 e la ricostruzione del '61 » Storia

Eventi Cartoline Galleria Brochure Commenti Link

 

Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





Non pare che dopo questi lavori ce ne siano stati altri di una certa consistenza nell'Ottocento; d'altronde, il periodo successivo all'Unit à fu caratterizzato da continui avvicendamenti alla guida della parrocchia e da momenti di scarsa floridit à economica.
I primi lavori importanti si svolsero nel 1907, quando si fece il nuovo pavimento a cemento della Chiesa; altri lavori sono indicati da mons. Zumbo nel 1919.
(...) Nel 1937, al posto del ripostiglio e della cappella della Sacra Famiglia, fu costruita una sagrestia pi ù comoda della precedente (piccolissima); furono restaurati ed il campanile quasi cadente: il Comune diede 1.000 lire, la spesa complessiva fu di lire 18.500. L'inaugurazione avvenne per la festa di S. Mauro 1938. Fu un lavoro che mostr ò i suoi benefici solo per pochi anni, fino al 1943.
Aci Castello viveva allora i giorni pi ù tragici della sua lunga storia; la Sicilia era presidiata dalle truppe amiche tedesche (i nostri soldati presidiavano invece altre zone fuori dalla nostra nazione): il 10 era proclamato lo stato di emergenza, a causa dello sbarco delle truppe nemiche inglesi che cominciavano la marcia di risalita lungo la nostra penisola precedute da pesanti bombardamenti navali ed aerei. Il 16 in paese ci furono le prime vittime (2 morti e 6 feriti). Il 18 era in programma una solenne festa religiosa per 1'ordinazione sacerdotale dei castellesi Giuseppe Belfiore, Francesco Cirone e Iginio Sag ù ma, all'ultimo momento, per i bombardamenti, la cerimonia fu spostata nella Chiesa di S. Maria degli Ammalati ad Acireale fra enormi difficolt à per andare e tornare. Mai spostamento fu davvero salutare! Alle 12,30 le bombe colpirono proprio la Chiesa di S. Mauro, e chiss à quale disastro avrebbero provocato se fosse stata piena di popolo per la cerimonia. Ci furono danni sensibili alla cupola.
In paese intanto la gente abbandonava le case e viveva nelle grotte, nei rifugi, in campagna. Dopo 3 giorni, il 21 luglio, per la chiesa di S. Mauro fu la fine: alle 19,00 circa, quattro bombe la distrussero completamente, lasciando in piedi il solo campanile.
Passarono venti anni prima che la Chiesa potesse guidare nuovamente la vita religiosa castellese: furono anni ricchissimi di dibattito sui modi di allestimento della nuova costruzione. Su questo, infatti, non c'era alcun dubbio: la Chiesa doveva essere ricostruita!
Alla fine venne fuori un progetto decisamente innovativo che fece e continua a far storcere il muso alla gente. Ma, in fondo,pens ò probabilmente padre Sinatra, serve un luogo di culto! e, bella o non bella, la Chiesa di S. Mauro riprese in pieno la sua funzione di Chiesa guida del paese.
Fu tirata su e il 21 luglio 1961, esattamente 18 anni dopo la distruzione, ci fu l'inaugurazione nel corso di festeggiamenti solenni la statua di S. Mauro fu riportata nella sua Chiesa. Da allora sono ormai passati 40 anni e l'opera, su quei richiami di moschea orientale che tante critiche le hanno procurato (e le procurano) ha continuato a vivere. C' è pero chi vede in essa davvero un'opera d'avanguardia, perch é sembra mescolare vari culti al punto da proporsi come interprete dell'Ecumenismo che si spera proliferi in questo nuovo millennio.

(Enrico Blanco - Chiesa e vita nella terra e nel territorio del Castello di Aci - 1999)