Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Re Manfredi
Federico II lasciò la Sicilia e la Calabria al figlio Arrigo e i rimanenti domini d'Italia e di Germania al primogenito Corrado IV, avuto dalla moglie Isabella di Brienne ma per le difficoltà causate dall'insubordinazione dei feudatari tedeschi, dal rafforzamento dei guelfi e dalle lotte civili che agitavano il regno di Sicilia e non ultima la lontananza e la minore età di Corrado dall'Italia, la reggenza del regno passò a Manfredi, figlio naturale di Federico e di Bianca Lancia, il quale lasciato il governo della Sicilia e di Calabria a Pietro Ruffo col titolo di Vice-balio, attese alla cosa pubblica di Puglia. Il papa Innocenzo III non riconoscendo legittima né la successione di Corrado né la reggenza di Manfredi , suscitò disordini in tutto il reame assecondando le incipienti aspirazioni autonomistiche dei Comuni meridionali. Corrado allora scese in Italia con un poderoso esercito e, con l'abituale ferocia, ridusse all'obbedienza le province della penisola, spingendosi fino a Palermo. Nel 1253 la morte del dodicenne Arrigo fu attribuita dai Guelfi all'ambizione di Corrado, desideroso di unificare il regno e poco dopo, il 21 maggio 1254, lo stesso Corrado moriva forse su ordine di Manfredi che , per mano del Ruffo, era stato privato di quasi tutti i suoi possedimenti. La successione toccò al figlio Corradino, sotto la reggenza di Bertoldo Hohenburg e la tutela del papa. Il reggente dovette fronteggiare l?avversione dei sudditi alla tirannide tedescae l?ostinato rtifiuto del papa alla investitura di Corradino. I baroni tedeschi ritennero prudente richiamare alla reggenza Manfredi, il quale superati gli eserciti pontifici e domate le ribellioni, potè cingere nel Duomo di Palermo la corona regia offertagli dal Parlamento l?11 agosto1 1258, alla notizia che Corradino fosse morto. Manfredi appoggiò la controffensiva dei ghibellini toscani -il partito filoimperiale- che nella Battaglia di Montaperti svolta nel 1260, inflissero una sconfitta ai guelfi e si alleò con Genova, Venezia e con la Casa d'Aragona, grazie al matrimonio tra una delle sue figlie, Costanza, e il re Pietro III d'Aragona. Riuscì a pacificare il suo regno con atti di clemenza e liberalità, incoraggiò la cultura e le arti nell?intento di riprendere le tradizioni del suo grande genitore. Il periodo di pace e tranquillità non durò , però, a lungo poiché Papa Clemente IV , di origine francese, indusse Carlo d?Angiò, fratello di Luigi IX, re di Francia, ad accettare l?investitura del Regno di Sicilia. Costui , oltrepassate le Alpi con un esercito di mercenari, venne a Roma dove fu incoronato nel gennaio del 1266 insieme alla moglie Beatrice. Successivamente con la complicità di numerosi baroni, che lo avevano accolto e osannato, mosse alla conquista del regno . Venuto a battaglia in campo aperto nei pressi di Benevento, Manfredi , tradito e abbandonato dai suoi, trovò la morte sul campo il 26 febbraio 1266.La successione toccò al figlio Corradino, sotto la reggenza di Bertoldo Hohenburg e la tutela del papa. Il reggente dovette fronteggiare l?avversione dei sudditi alla tirannide tedescae l?ostinato rtifiuto del papa alla investitura di Corradino. I baroni tedeschi ritennero prudente richiamare alla reggenza Manfredi, il quale superati gli eserciti pontifici e domate le ribellioni, potè cingere nel Duomo di Palermo la corona regia offertagli dal Parlamento l?11 agosto1 1258, alla notizia che Corradino fosse morto. Manfredi appoggiò la controffensiva dei ghibellini toscani -il partito filoimperiale- che nella Battaglia di Montaperti svolta nel 1260, inflissero una sconfitta ai guelfi e si alleò con Genova, Venezia e con la Casa d'Aragona, grazie al matrimonio tra una delle sue figlie, Costanza, e il re Pietro III d'Aragona. Riuscì a pacificare il suo regno con atti di clemenza e liberalità, incoraggiò la cultura e le arti nell?intento di riprendere le tradizioni del suo grande genitore. Il periodo di pace e tranquillità non durò , però, a lungo poiché Papa Clemente IV , di origine francese, indusse Carlo d?Angiò, fratello di Luigi IX, re di Francia, ad accettare l?investitura del Regno di Sicilia. Costui , oltrepassate le Alpi con un esercito di mercenari, venne a Roma dove fu incoronato nel gennaio del 1266 insieme alla moglie Beatrice. Successivamente con la complicità di numerosi baroni, che lo avevano accolto e osannato, mosse alla conquista del regno . Venuto a battaglia in campo aperto nei pressi di Benevento, Manfredi , tradito e abbandonato dai suoi, trovò la morte sul campo il 26 febbraio 1266.
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