"... il patrimonio storico dell'antica civiltà contadina degli alti Iblei riconosce in Buscemi un sicuro presidio ai fini della sua conservazione e valorizzazione, secondo i criteri definiti dall'esemplare opera di Antonino Uccello..."
S. Testa
Buscemi Paese Museo
La secolare economia agropastorale che ha fortemente segnato l'ambiente fisico e socio-culturale del territorio di Buscemi rivivono oggi in questa iniziativa gestita dall'Associazione per la Conservazione della CulturaPopolare degli Iblei.
Il progetto nasce nel 1988 come attività di volontariato da parte di ungruppo di giovani di Buscemi, coordinato da Rosario Acquaviva.
Le idee guida sono state chiare e ben definite fin dall'inizio: recupero dei documenti del mondo popolare in una prospettiva anche di recupero del rapporto tra l'uomo e l'ambiente, secondo una visione ecologica nel senso proprio, etimologico, del termine, conservando e valorizzando gli stessi nella realtà in cui si sono depositati e stratificati i rapporti di produzione, le strutture, nell'ambiente, quale dimora dell'uomo, con i suoi segni e le forme del tempo.
Le testimonianze del lavorodella terra e della vita quotidiana familiare sono state contestualizzate in tradizionali luoghi che descrivono, in manieta autentica, l'articolazione socio-economica e il lavoro del mondo contadino.
Questa scelta museografica ha come risultato il dispiegarsi di un itinerario che coinvolge tutto il paese, dando a Buscemi la singolare definizione di "paese museo", considerato un esempio particolare in Europa. Un contributo, questo, sicuramente notevole al fine cui il museo della vita popolare deve puntare: "non tanto e non solo agli oggetti ma ai contesti ed ai livelli di cultura di cui gli oggetti sono elementi"( A.M. Cirese,1978) .
Nel 1997 l'inserimento del Mulino ad acqua Santa Lucia, a Palazzolo Acreide, ha dato all'itinerario la dimesione intercomunale.
Il contesto economico e culturale di una comunità viene documentato nel rapporto tra l'uomo e la natura, attraverso il fluire del tempo. Vi si scorgono il passato ed il presente a confronto, con le case di pietra di ieri e quelle di oggi, con la presenza ancora degli attori di questo passaggio, con le testimonianze stratificate e ancora leggibili.
Scrive Salvatore Testa "... il patrimonio storico dell'antica civiltà contadina degli alti Iblei riconosce in Buscemi un sicuro presidio ai fini della sua conservazione e valorizzazione, secondo i criteri definiti dall'esemplare opera di Antonino Uccello. La costituzione del paese-museo della civiltà contadina, che può già definirsi come uno dei momenti più felici della crescita della consapevolezza culturale del territorio ibleo, nel ribadire i principi che produssero la Casa-museo di Palazzolo Acreide, ha il merito, del tutto originale, di aver condotto tali principi ad un modello applicativo tra i più efficaci, tali da coinvolgere direttamente ed intensamente tanto l'ambiente urbano e rurale del territorio, quanto la comunità di individui che lo abita, realizzando, per ciò che già è, ma, soprattutto nella promettente prospettiva di sviluppi futuri, quel preciso ed indispensabile coinvolgimento della struttura socio-economica locale nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio culturale..."
Associazione per la conservazione
della cultura popolare degli Iblei
Visita guidata al museoI luoghi del lavoro contadino e proiezione documentari inerenti il lavoro, la vita popolare, le tradizioni,le feste, i mestieri scomparsi