L'ITALIA NEI SUOI PROGETTI SAREBBE DOVUTA DIVENTARE UNA GRANDE MONARCHIA EUROPEA.
Federico II di Svevia
Il matrimonio tra Costanza d'Altavilla, figlia di Ruggero II ed erede indiretta, ed Enrico VI di Svevia, figlio di Federico Barbarossa dà inizio al periodo Svevo e nel 1194, alla morte di Guglielmo II, la corona della Sicilia passa dalla monarchia Normanna a quella Sveva. Federico II di Svevia nasce a Jesi nel 1194 dalla madre Costanza, discendente della casa Normanna. Egli succede ad Enrico VI, e diviene a quattro anni re di Sicilia con il nome di Federico I. Data la sua minore età, la Sicilia viene retta prima da Costanza e poi dal Papa Innocenzo III, tutore di Federico. Il Pontefice vuole evitare la riunione delle corone di Sicilia e dell'impero e in questa direzione si muove. Dapprima sostiene Federico II nella nomina imperiale contro Ottone di Brunswick ( che voleva estromettere dal trono di Sicilia Federico e riunificare la corona imperiale con quella d'Italia ), poi si fa promettere da Federico la divisione delle due corone Raggiunta la maggiore età, Federico, è consacrato imperatore nel 1215 dal papa. Innocenzo III nel 1216 muore ma FEDERICO II poiché non vuole rinunciare al suo trono di Sicilia, promette ad Onorio III ( il Papa che aveva riconosciuto la regola di S.Francesco ) di guidare una spedizione in Terra Santa, in cambio del riconoscimento alla sua carica di imperatore di Germania e di Sicilia. E? molto legato ai domini ex normanni che pensa di organizzare modernamente partendo dalla sua corte di Palermo e rinnova la promessa al nuovo papa Gregorio IX. Nel 1229 va in Terra Santa ma in Palestina, non va a combattere gli infedeli; si accorda piuttosto con il Sultano Al-Kamil ottenendo così libero accesso per i cristiani a Gerusalemme. Si fa anche anche incoronare re, sposando in seconde nozze Jolanda di Brenne. Il Papa sdegnato e scontento dei ritardi della crociata nel 1245 scomunica Federico. Si delineano inoltre contrasti con i comuni del nord Italia che rivendicano le solite autonomie e con i baroni siciliani che vogliono esercitare un potere territoriale svincolato dal controllo della corte di Palermo. Dalla madre Federico apprese l'amore per la Sicilia e, cresciuto lontano dalla Germania e pur avendo anche il titolo di Re di Germania, preferì rimanere nell'Isola scegliendo come residenza di corte la città di Palermo. Nel 1231 emana le costituzioni melfitane e con questo documento -Riprende la politica accentratrice dello stato normanno. -Limita le autonomie comunali ed esercita un decisivo controllo sulla feudalità in tutto il territorio del regno di Sicilia. - Limita il potere della chiesa che con le sue proprietà poteva considerarsi uno stato nello stato. -Esercita un rigido fiscalismo attraverso i suoi funzionari, e la sua burocrazia , realizzando alcuni dei caratteri dello stato moderno accentrato e non più dipendente dalla feudalità spesso insicura e infedele. - Interviene in campo economico potenziando l'agricoltura dell'isola,dando vita a colture arbofrutticole e cerealicole e riducendo il peso dei pascoli naturali. Vengono aperte nuove fabbriche per la lavorazione del cuoi, della lana dei metalli e della ceramica. Nascono importanti centri per la lavorazione di questi materiali, come Caltagirone. Federico dota la Sicilia di una forte rete difensiva. Edifica castelli, come l'Ursino di Catania e il Maniace di Siracusa, ma anche quelli di Augusta e di Salemi, nonché le Torri di Enna o della Colombaia di Trapani; Nei castelli federiciani generalmente le necessità residenziali del sovrano e quelle difensive vengono messe insieme, e l'esito è quasi sempre una costruzione di raffinata eleganza formale. Federico II protesse i francescani,ma perseguitò le eresie e la sua personalità politica e culturale lo fece soprannominare "stupor mundi" (meraviglia del mondo). Con Federico , il Regno di Sicilia, diviene il crocevia di attività scientifiche, artistiche e sociali. Il suo regno fu illuminato anche dalle arti e dalla letteratura e la Sicilia in quel periodo diviene la culla della letteratura italiana, con la "Scuola poetica siciliana" dove confluiscono uomini di cultura, di varia estrazione. Dai poeti legati alla cultura provenzale agli scienziati legati alla cultura araba ( con l'introduzione dell'algebra e della geometria arabe ).I poeti della Scuola siciliana , tra i quali lo steso Federico II e Pier delle Vigne, saranno i primi a scrivere in volgare illustre siciliano. Invano Pier delle Vigne, suo fedele collaboratore, tentò di far recedere Federico dalla sua politica antipapale. Fu per questo sospettato di tradimento e ciò causò il suo suicidio. Il progetto politico di FEDERICO II consisteva nel creare un grande stato mediterraneo , che partendo dalla Sicilia , unificasse tutte le terre italiane ,anche quelle pontifice e del nord Italia. L'ITALIA NEI SUOI PROGETTI SAREBBE DOVUTA DIVENTARE UNA GRANDE MONARCHIA EUROPEA. L'ultima fase della vita di Federico è impegnata nella lotta contro i comuni del Nord Italia.Egli si fa sostenitore del ghibellinismo e convoca due diete, destinate a revocare le concessioni della pace di Costanza. I comuni rinsaldano le loro leghe, ma vengono sconfitti a CORTENUOVA sull'Oglio. Federico è aiutato in questa occasione da Ezzelino III da Romano, signore della marca trevigiana. Si impadronisce in questa occasione del Carroccio, simbolo della libertà comunale. Lo fa a pezzi e lo manda agli esponenti dei comuni. Il Pontefice si irrita per il tradimento di alcune città come Pavia e per quello di Ezzelino.Decide di scomunicare nuovamente Federico e prepara un concilio di vescovi che dovrebbe a Roma arrivare a tale decisione. Ma i prelati sono catturati dal figlio naturale di Federico, Enzo presso l'isola del Giglio , dove vengono anche sconfitti i Genovesi, alleati della lega comunale e del Papa. Anche il nuovo papa Innocenzo IV prosegue nel tentativo di scomunicare Federico, convocando il Concilio di Lione. A questo punto la sorte imperiale comincia a declinare. PARMA , città ghibellina, passa dalla parte della lega e del papa. Federico tenta di riportare l'ordine in questa città, ma a FOSSALTA il figlio Enzo viene sconfitto in modo definitivo. Il figlio Enzo viene imprigionato e portato a Bologna , come ci racconterà il poeta Carducci nella "Canzone di re Enzo". Lì morirà. Siamo nel 1248. La morte di Federico II di Svevia avviene due anni dopo il 13 dicembre 1250. Causò un declino che investì la politica e l'amministrazione del Regno oltre che la fine del regno degli Svevi. Nonostante sia morto in Puglia, il 13 dicembre 1250 a Castel Ferentino, per sua volontà testamentaria fu sepolto nella cattedrale di Palermo. Con i successori di Federico II ,Angioini e poi Aragonesi, la Sicilia inizierà la sua decadenza economica.
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