Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
La navata di destra ospita, all'inizio, la cappella del Fonte Battesimale, in marmo lavorato, dietro il quale vi è una grande tela rappresentante il Battesimo di Cristo, di scuola caravaggesca, dai chiari richiami al repertorio figurativo del Minniti e del Paladini, realizzata nel Seicento da Mariano Gusmano, profondo conoscitore dei linguaggi artistici dei due pittori menzionati. Il dipinto è animato da diverse figure, rese essenziali ed espressive da pastose varianti cromatiche, ritmate dalla luce e dalla composta ed equilibrata narrazione del momento religioso. Una similare opera, con alcune varianti, firmata da Mario Minniti, si trova collocata nella chiesa del Convento delle Orsoline, La Valletta (Malta). Al di sopra due angeli reggono un cartiglio con la scritta “Questo è il figlio mio diletto nel quale mi sono compiaciuto”. La cappella è chiusa da un'inferriata lavorata a mano con piccolo cancello centrale.
Segue la Cappella del Rosario con un quadro rappresentante la Madonna di Pompei,dipinto nel 1900 dal comisano Giuseppe La Leta, raffigurante la Madonna di Pompei con Gesù Bambino, San Domenico e Santa Caterina.
Subito dopo viene la Cappella della "Madonna della Mercede" eseguita dall’artista ragusano Filippo De Natale, contenente una tela di autore ignoto, di particolare spazialità pittorica e figurativa e posta al centro di quattro colonne di cui quelle interne tortili. Al culmine un bassorilievo di S.Giorgio a cavallo che infilza il drago con la lancia.
Prima della porta laterale che dà in via Cavour, troviamo il monumento funebre di Francesco Leni conte di Spatafora, con ritratto marmoreo a mezzo busto del 1818. Successivamente troviamo la Cappella dell' Annunziata, ha a sinistra un angelo con i fiori e a destra la Madonna con le mani sul petto. Al di sopra un grande bassorilievo in marmo che rappresenta la Sacra Famiglia, scolpito dal vittoriese Salvatore Sciacco nel 1898. Dopo si trova la Cappella del Cristo alla colonna con l'altare su cui sta la statua di discreta fattura", con a destra e a sinistra due angeli seduti sui capitelli delle colonne.
Al centro altri due angeli reggono una corona, mentre in alto uno scudo con monogramma formato dalla A sovrapposta alla lettera M indica come l'altare fosse originariamente dedicato alla Madonna Assunta.
Segue, adiacente all'altare della Madonna del Carmelo, il monumento funebre di Salvatore Ricca, barone di Villa Marina e Marchese di Tettamanzi, ritratto a mezzo busto e scolpito nel 1810 da Federico Siracusa di Trapani.