Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Il convento dei Cappuccini
Il Convento dei Padri Cappuccini risale al 1556 ed era ubicato nello stesso sito odierno corrispondente, in quei tempi, alla parte superiore del vecchio paese. Dopo i terremoti del 9 e 11 gennaio 1693 parte del fabbricato andò distrutto; vennero ricostruiti i corridoi ed i dormitori di mezzogiorno e tramontana, il loggiato col terrazzo soprastante e lo spazioso atrio di forma quadrata, al centro del quale fu posta una statua dell'Immacolata. Adiacente al dormitorio si trovava la Chiesa di semplice costruzione, che venne in seguito completamente rimodellata, grazie alla generosità dei fedeli sortinesi, alla famiglia marchionale Gaetani ed all'Università di Sortino. Completata nel 1748 ed aperta al culto nel 1750, fu dedicata a Maria Addolorata. Il prospetto della chiesa, è molto semplice, caratterizzato da severe linee neoclassiche. L'icnografia dell' interno è semplicissima, rettangolare mononavata, chiusa da un ampio presbiterio. In alto, di fronte l'altare maggiore, si trova il coro dei frati con sedili e inginocchiatoi in legno e un organo meccanico del 1905,chiuso sul davanti da una grata lignea. La volta a botte contiene un affresco di autore ignoto, che illustra il Dono della Porziuncola concesso dalla Madonna a S. Francesco. L'altare maggiore fu costruito in 18 anni di lavoro, dal frate Angelo Mazzarino;imponente e maestoso, è costituito da piccoli gradini intarsiati con legni pregiati quali l'albicocco e la rosa, mentre alcuni pannelli furono realizzati utilizzando radici di fico d'india ed i particolari sono in madreperla, avorio e tartaruga. Il quadro dell'altare maggiore, rappresentante il doloroso incontro di Gesù, caduto sotto il peso della croce, con la madre nel viaggio del Calvario, è di autore ignoto del secolo XVIII, anche se molti lo attribuiscono al noto Giuseppe Cristadoro. Degna di ammirazione, essendo vero capolavoro di scultura, è la ricca e singolare ?custodia? del SS. Sacramento posta al centro dell'altare centrale, tutta in legno e tarsie di madreperla, con sculture, fregi e piccole statue, opera settecentesca di Fra Angelo da Massanino. Opera pregevole e degna di rilievo è la statua marmorea di S. Antonio di Padova nel cui zoccolo sono incisi l'anno ( 1527 ), il nome del Santo e lo stemma della famiglia Gaetani. Inoltre Nella sagrestia è custodito della Chiesa si conserva una tela raffigurante il martire S. Sebastiano legato ad un albero, attribuita alla scuola del Caravaggio.