"Per il Dio grandissimo e ottimo, alla Vergine delle Grazie, il comandante colonnello Dela Viefulle, il tenente colonnello Grimaldi e tutti gli ufficiali di Spagna donarono questo tempio nel 1720"
Chiesa della Madonna delle Grazie
La Chiesa della Madonna delle Grazie fu eretta dai soldati spagnoli di Filippo V per celebrare la vittoria e la pace del 1720 con gli Austriaci. E' chiamata anche chiesa del "Giardinello", dal luogo in cui si trova, sul fianco superiore del Vallone, ricco di cunicoli ed alvei dove scorrono fiumi che finiscono nel sottosuolo. La Chiesa è misteriosa per via di una leggenda nata nel 1720 secondo al quale una giovane per tre notti sognò la Madonna che le indicava il luogo, proprio quello del giardino, dove si nascondeva una sua effige, in una spelonca di calcare. La cessazione delle ostilità fu interpretata come un prodigio della Madonna delle Grazie per essersi trovato e miracolosamente intatto, un quadro che la raffigurava con Gesù bambino in un pozzo d'acqua, attraversato da un ruscello. Nello stesso periodo il comandante spagnolo, De La Viefuille, aveva fatto un voto alla Madonna promettendole di erigere una chiesetta se si fosse ottenuta la pace con gli alleati. Per questo motivo nello stesso luogo dopo il 17 febbraio 1720, giorno della ratifica del trattato di pace, il comandante fece costruire la chiesetta dedicandola alla "Madonna delle Grazie". Una lapide, purtroppo trafugata, ricordava quel singolare episodio. Sotto lo stemma di casa di Spagna era scritto: "Per il Dio grandissimo e ottimo, alla Vergine delle Grazie, il comandante colonnello Dela Viefulle, il tenente colonnello Grimaldi e tutti gli ufficiali di Spagna donarono questo tempio nel 1720". Il quadro della Madonna con il Bambino, oggetto di venerazione da parte di tutta la città, è stato sottratto da ignoti nel 1969. Si tratta di un dipinto su pietra arenaria, in cui erano posti, in corrispondenza delle orecchie della Madonna, due grossi orecchini di topazio donati alla fine dell'800. Durante il suo rettorato nell'Istituto don Orione, Padre Giovanni d'Onorio De Meo ha ricostruito la storia della Chiesa curando un'apposita pubblicazione. Oggi la chiesa è in completo abbandono.