Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Eremo di San Calogero
Quasi certamente nasce come eremo di un religioso Calogero nel 300 d.C. sul monte anticamente chiamate "Euraco" - oggi San Calogero.
Sulla vetta, a 1326 m circa, sono visibili i resti della chiesa edificata nel luogo dell'antico eremitaggio di quello che poi divenne il Patrono della città, San Calogero.
Il santo predicatore del cristianesimo apparteneva all'ordine religioso dei "Calogeri" il quale, per sfuggire alle persecuzioni degli Imperatori romani Diocleziano e Massimiano, trovò rifugio nelle nostre campagne.
La chiesetta fu restaurata nell'Ottocento d.C. da San Teotista. Per secoli un lungo sentiero che dalla valle di Santa Maria conduce alla vetta del monte fu percorso dai pellegrini che si recavano alla chiesetta durante la festa del Patrono.
Le ultime notizie della chiesa si rinvengono negli atti dei Giurati, in riferimento all'anno 1790, quando viene dato incarico, con una lunga relazione di lavoro, al Capo Mastro delle Acque, Strade e Muraglie Mastro Diego La Cavera di effettuare dei lavori alle strutture. Dalla relazione si ricavano anche le misure della chiesa, degli Altari e della Sacrestia.
Oggi la chiesa è quasi scomparsa e sono visibili alcuni tratti delle pareti esterne in pietra che ne testimoniano ancora l'esistenza.