Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Santa Maria della Porta
Via Discesa Degli Schiavi,23
La chiesa di Santa Maria della Porta, detta pure degli Schiavi, eretta intorno al XVI secolo ed anticamente intitolata a S.Giovannino, era così chiamata perché si trovava accanto al piano della Guardiola, dove vi era una delle porte di accesso alla Città, la "Porta della Guardiola".
L'attuale nome le fu dato nel 1672, quando la Confraternita di Santa Maria degli Schiavi, vi si trasferì dalla chiesa ormai in rovina del Piano della Guardiola.
La confraternita aveva l'obbligo di accogliere le elemosine per aiutare i carcerati e riscattare gli schiavi cristiani catturati dai musulmani.
Il prospetto principale è caratterizzato dal portale con arco a tutto sesto, e da un campanile con piedritti in pietra, mentre l'interno, ad aula rettangolare, è coperto da copriate lignee.
La cappella dell'altare principale custodisce l'olio su tela di Giuseppe Salerno dipinta nel 1620, che raffigura 1l ritorno della Sacra Famiglia dall'Egitto". Vi si può ammirare il Bambin Gesù condotto per mano dalla Vergine, un S. Giuseppe distratto che conduce un asinello, un coro di angeli e, sullo sfondo, un paesaggio esotico con palme e le torri di una città. La scritta sulla base è da tradurre come "il ritornare indietro dello schiavo", "la restituzione dello schiavo", in riferimento al fine caritativo e assistenziale della confraternita.
All'interno è possibile ammirare anche la tela raffigurante i Santi Giovanni e Luca attribuita al pittore castellanese Giovanni Giacomo Lo Varchi, che ha operato nella cerchia dello Zoppo di Gangi.