Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di Maria Santissima delle Grazie
Strada Provinciale 191
La fondazione della chiesa Santa Maria delle Grazie è collocata nel sec. XI, in età normanna nelle vicinanze dell'antica Mazzarino. Vi si celebra la Santa Messa una volta l'anno, il 2 luglio.
Nel XVII secolo, dopo un presumibile intervento di restauro, le pareti sono decorate con dipinti, di cui sopravvivevano ancora alcune tracce fino al alcuni decenni or sono. Nello steso periodo vengono rifatti gli ingressi.
Nel 1869 viene ricostruita metà della volta dell'aula; l'altra meta nel 1876.
Nel 1881 viene sostituito l'arco a sesto acuto dell'ingresso con l'attuale a tutto sesto. Contestualmente viene sostituito il portone ligneo, collocato in occasione dei restauri eseguiti nel corso del XVII secolo.
Con il contributo dell'Otto per mille erogato dalla Conferenza Episcopale Italiana, la chiesa è stata oggetto di lavori di restauro finalizzati a risanare le strutture murarie dall'umidità. Per tale scopo viene sistemata la parte esterna con la pavimentazione del sagrato e la realizzazione di intercapedine lungo i muri perimetrali. Vengono inoltre revisionati gli infissi, con la sostituzione di alcuni elementi. La copertura è stata sottoposta a una sostanziale operazione di rifacimento. Le superfici esterne sono state ripulite dalla vegetazione infestante e dei depositi di materiali incoerenti; è stata rimossa la malta ammalo rata e consolidata la struttura delle modanature della cornice del timpano e la loggia campanaria. Sono stati inoltre ripristinati i due vani d'ingresso laterali. All'interno le strutture murarie sono state risanate con il rifacimento dell'intonaco, previa indagine diagnostica per la ricerca di possibili affreschi scialbati. Descrizione
Isolata e fuori dal centro abitato di Mazzarino, sorge in direzione sud la piccola chiesa dedicata a Santa Maria delle Grazie, la cui fondazione si fa risalire all'età normanna e, secondo la letteratura locale, doveva essere a croce greca. L'impianto longitudinale attuale della chiesa risale ai lavori di restauro del XVII secolo. Presenta un'aula rettangolare, suddivisa da un arco a circa due terzi della lunghezza, a partire dall'ingresso e terminata da abside semicircolare; da qui si accede all'unico locale annesso, adibito a sagrestia.
L'impianto planimetrico longitudinale a unica navata rettangolare, conclusa da abside semicircolare. A partire dall'ingresso, a circa due terzi, la lunghezza dell'aula è divisa da un arco. Nella prima parte, alle pareti, si aprono i due ingressi laterali, uno per lato. Un'unica finestra, posta in facciata sopra l'ingresso, illumina l'interno della navata. Dal presbiterio, rialzato con un gradino, si accede a un vano, adibito a sagrestia, con un essenziale servizio igienico e con un accesso autonomo verso l'esterno della chiesa.
La copertura della chiesa è a due falde, realizzate con strutture lignee, nascoste dalla volta a botta e sormontate da tegole a coppi siciliani. Il vano sagrestia ha un'unica falda.
La semplice facciata è appena caratterizzata dall'essenziale cornice del timpano triangolare, sormontata al centro da una modesta loggia campanaria. Il paramento murario è realizzato con pietrame a faccia vista. Solo l'ingresso è incorniciato da stipiti e arco a tutto sesto eseguito con conci lapidei squadrati. Al centro, sopra il portone si apre una finestra, priva di cornice, unica fonte di luce naturale per l'interno dell'aula.
I paramenti murari sono realizzati con pietrame a faccia vista. Nel corso degli ultimi lavori di restauro sono stati ripristinati i due ingressi laterali originari. Sul lato destro è addossato l'unico e piccolo locale annesso.
La pavimentazione è realizzata con piastrelle in cotto. Le pareti sono intonacate e tinteggiate. La volta non presenta alcuna decorazione ed è impostata senza alcuna caratterizzazione che la distingua dal paramento murario.
Nel 1973 vennero rubati il Crocifisso e un quadro della Madonna di pietra di gesso, risalente quest'ultima alla stessa epoca di erezione della detta chiesa, ove vi erano impressi dei geroglifici greci.
Nel 1990 si ha la collocazione dell' altare realizzato con mattoni in laterizio e l'ambone in marmo.