Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Santa Maria del Suffragio o delle Anime Sante
Via Vittorio Emanuele, 93
Quasi alla sommità del paese, nella Via dei Santi, oggi Ruggero Settimo, nel 1648 si trovava la Chiesa del Purgatorio. Essa risulta essere l'aggregazione di due vecchie chiese interdette: le chiese dell'Annunziata, di S. Antonio Abate. Con le loro rendite, con la permuta di case limitrofe, si portò l'originaria piccola superficie della chiesa del Suffragio alla consistenza attuale. L'assistenza religiosa vi è stata fin dal suo nascere con la presenza di cappellani prima, di rettori poi e in ultimo di parroci. Alla Chiesa del Suffragio fa capo la Confraternita del Santissimo Crocifisso e la Congregazione Spirituale del Santissimo Crocifisso e delle Anime Sante del Purgatorio.
La parrocchia Santa Maria del Suffragio popolarmente detta "U Purgatorio o "l'Armi Santi" fu eretta da Mons. Giovanni Jacono in data 01 03 1952 e fu riconosciuta civilmente con D.P.R. n. 300 del 02 03 1954. La Chiesa ha le dimensioni interne di m 18 di lunghezza e 9 m di larghezza, è disposta su tre navate divise da colonne e la copertura è a terrazza.
Il campanile originario risaliva al 1778, l'attuale è opera del 1909. Funzionava un orologio risalente al 1815 del quale rimangono solo il macchinario arrugginito e "i màzzari" (massa di ferro del peso di 70/80 Kg. per far avanzare il macchinario dell'orologio).
Come ogni chiesa, la Parrocchia custodisce opere di una certa importanza artistica, almeno per i fedeli del luogo: un dipinto delle Anime del Purgatorio, di Maria Annunziata, di S. Antonio abate, di S. Liborio, della Madonna del Lume, di S. Filippo Neri, della Madonna del Rosario, di S. Vito. Sostengono la devozione personale e comunitaria una copia della Pietà di Michelangelo in scala ridotta del 1982, la Via Crucis di 14 stazioni in ceramica a colori del 1932, una statua del Sacro Cuore del 1925 in gesso alta m 1,50; una statua di S. Cecilia, di S. Giuseppe, di S. Teresa del bambino Gesù in gesso, un Crocifisso in cartapesta, una statua di Cristo risorto in cartapesta m 1,00; una statua di S. Antonio di Padova di m 1,50 in vetroresina, una statua della Madonna in vetroresina senza titolo, un "manichino" di S. Luigi Gonzaga con testa, mani e piedi in legno dello scultore nisseno Frattallone, di m 1,50; una statua della Madonna di Fatima; gruppo in alabastro del presepio che misura cm 30 x 27, su base di alabastro scolpito, della misura di cm 26 x 13,7 in deposito e in custodia al Museo Diocesano sito nel Seminario Vescovile di Caltanissetta; manichino di Maria bambina con testa in cera.
Le cappelle del SS. Sacramento e del Battistero hanno il portale anteriore in marmo. Nella cappella del Sacramento si ha l'altare in marmo, il tabernacolo in ottone dorato. Esistono dal 1980 due altarini/edicole in marmo rosa del Portogallo e bardiglio. Il fonte battesimale è del secolo XVII in marmo scolpito in stile barocco.
Primo parroco fu il sac. Amico Domenico, parroco dal 01 11 1953 al 01 11 1976, morto il 22 febbraio 1990. Gli succedeva il sac. Giuseppe Fiandaca, trasferito alla madrice il primo febbraio 1979 morto il 29 maggio 1991. In data 27 febbraio 1979, Mons. Alfredo Maria Garsia, immetteva nel benefìcio il terzo parroco, sac. Sebastiano Saporito. Il parroco Amico infastidito dal buio che regnava nella chiesa di stile barocco, cercò, e nel 1959, ottenne una sovvenzione ministeriale. Demolì il tetto e i pilastri, e lasciate intatte le mura esterne, sovvertì completamente l'interno. Con il Concordato del 18 02 1984 tra S. Sede e Italia, soppresse le Chiese Parrocchiali, sono state riconosciute civilmente le Parrocchie con la qualifica di Ente Ecclesiastico. In data 10 agosto 1986 Monsignor A.M. Garsia la costituiva Parrocchia. In data 15 01 1987 il Ministero dell'Interno le conferiva la qualifica di Ente Ecclesiastico civilmente riconosciuto.
L'umidità e il conseguente degrado, originato dalle "garbere" (caverne presenti nella roccia sottostante alla chiesa e ai luoghi limitrofi), hanno richiesto una rivisitazione completa delle strutture portanti, dei pavimenti e delle coperture. Il restauro è stato operativamente realizzato dal 07 03 2002 al 05 02 2003. La riapertura è avvenuta l'8 febbraio 2003. Il restauro ha portato un nuovo altare più confacente allo stile della chiesa; l'impianto elettrico centralizzato; la novità assoluta del riscaldamento con pannelli radianti sotto pavimento; la demolizione della pericolosa e pericolante colonna del 1959 all'angolo sinistro del prospetto.
Giorno 8 febbraio 2003 Monsignor Liborio Campione, vicario generale della Diocesi, benediceva la chiesa e vi celebrava la S. Messa d'inaugurazione. Il 12 novembre 2004 Monsignor Mario Russotto, VIII Vescovo diocesano, dedicava la Chiesa e consacrava l'altare.
(Fonte: rev. Sac. Sebastiano Saporito)