Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di S. Teresa
Via Francesco Mormino Penna
L'ultima chiesa che si incontra nella via Francesco Mormina Penna è quella di Santa Teresa, il cui prospetto possiede preziosi ed eleganti motivi decorativi artigianali nella finestra quadrilobata posta tra il portale d'ingresso e l'inusuale loggia campanaria sovrastante, a tre arcate, che definisce orizzontalmente la facciata: testimonianza tra il primo e il dopo terremoto. Il suo interno è uno dei più ricchi dell'architettura ecclesiastica della provincia per gli elementi decorativi tardobarocchi. Il vano, ad aula unica rettangolare, viene articolato da colonne libere, decorate da motivi fogliacei e teste di cherubini, e viene concluso da una ricca e scenografica decorazione in stucco nell'abside, comprendenti le statue di Santa Lucia e di Sant'Agnese, opere di Pietro Cultraro (1761-72) la tela con la Natività (1752), probabilmente del romano Lorenzo Rota, e la tela con l'Estasi di Santa Teresa (1698), dipinta da Filippo Fanelli. Sull'altare dell'aula, c'è la tela con la Madonna in trono tra santi (1761) di Ludovico Svirech. Completa lo spazio interno il pavimento a lastre bianche e nere del 1757, tra i più belli dell'area iblea per il disegno composto da forme romboidali ed intrecci mistilinei. Santa Teresa fu sconsacrata tanti anni fa quando la curia la cedette al comune (ai tempi di padre Cancelli). Da allora non si celebra più messa in essa. Attualmente è utilizzata come sala mostre, conferenze e concerti