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ITINERARIO DEI CASTELLI NELLE PROVINCIE SICILIANE


 

::museo-archeologico»Piano secondo » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Piantina



PIANO II
Il secondo piano dell’edificio è riservato ai reperti di età tardo-classica, ellenistica, romana e medievale.

SALA I
Vi sono esposte le collezioni restituiteci dalla città greca di Adranon, l’insediamento siracusano fondato, secondo Diodoro Siculo, intorno al 400 a.C. sui cui resti è sorta in parte la moderna cittadina di Adrano.
La rassegna di materiali proveniente dal centro è costituita da vasi acromi, a figure rosse e a vernice nera, talora con decorazione sovraddipinta, statuette di terracotta di argomento sacro o teatrale, oggetti di uso quotidiano provenienti sia dagli scavi dell’abitato, sia da quelli delle necropoli che si estendevano ad oriente (contrada Vigna di Corte) e ad occidente (contrada S. Alfio), fuori le mura della città.

SALA II
E’ dedicata all’esposizione dei materiali di età romana, bizantina e medievale del territorio adranita. Si possono visionare ceramiche, vetri, metalli e monete di età romano-imperiale; ceramiche e metalli di età bizantina, tra i quali due incensieri e due cucchiai di bronzo databili ai secoli VI-VIII d.C.; vasellame invetriato e smaltato e monete di età medievale. Due ritratti virili, una testa di Dioniso fanciullo ed alcune anfore da trasporto di provenienza sporadica, tutti di età imperiale, completano il percorso espositivo dedicato all'archeologia di Adrano e del suo territorio.

CAPPELLA
Ospita una selezione di opere di carattere storico-artistico. Si possono ammirare frammenti di affreschi ascrivibili al XIV secolo; nel catino dell’abside il Pantocrator (nella mandorla circondato da angeli) testimonia la presenza di maestranze transalpine operanti nel XIV secolo. All’interno del raccolto ambiente sacro sono esposti manufatti lapidei di varia provenienza, tra essi si distinguono una statua in marmo acefala del XVI secolo, l’Immacolata, una scultura in marmo alabastrino del XVI secolo di dimensioni ridotte, ma di indubbia raffinata fattura. Nel vano sacrestia trova posto un busto marmoreo virile alla maniera rinascimentale.