Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
L'esposizione comincia fin dall'ingresso del Museo, ove è possibile ammirare due leoni di pietra lavica con gli stemmi del Casato Sclafani-Moncada, famiglie che governarono la contea di Adernò nel Medioevo.
Attraverso un corridoio esterno, ai cui lati sono collocati una statua di S. Nicolò Politi, antiche epigrafi, macine di pietra lavica e pezzi architettonici di pietra, si accede ai saloni del piano terra.
SALA I
Essi, dedicati alla preistoria, ospitano vasi e strumenti di pietra e di osso riferibili ai villaggi dell'età neolitica (tra il 6500 e il 3500 a.C.) e della prima età dei metalli (età del rame).
Si tratta prevalentemente di strumenti litici in basalto, quarzite, selce e ossidiana di Lipari. La ceramica è del tipo impresso (5500 - 4500 a.C.); a superfici dipinte ("stile tricromico"); dello "stile di Serra d'Alto", (con eleganti motivi decorativi a spirali e meandri e dai complicatissimi ravvolgimenti del nastro d'argilla come anse); dello "stile di Diana" (4500 - 3500 a.C.). La prima età dei metalli (3500 - 2200 a.C.) è testimoniata dai ritrovamentidel villaggio dell'età del rame di Poggio dell'Aqula, mentre l'età del bronzo antico (2200 - 1450 a.C.) è attestata dal villaggio del predio Garofalo (contrada Fogliuta).
Da esso provengono asce-martello, macine e pestelli in pietra lavica per la triturazione dei cereali, fuseruole, cucchiai e alari in terracotta per sostenere recipienti durate la cottura, corni fittili, grandi pithoi per la conservazione di derrate.
SALA II
Vi sono esposti gli splendidi corredi di vasi dell'età del bronzo, provenienti dalle grotte di scorrimento lavico usate prevalentemente a scopo funerario e dislocate tra Adrano e Biancavilla (Grotte Pellegriti, Maccarrone, Pietralunga, scarico Sapienza), databili in un periodo compreso tra l'età del rame tardo e finale (2400 - 2200 a.C.) e l'antica età del bronzo (facies di Castelluccio, 2200 - 1450 a.C.).
Grandi bacini su piede, bicchieri, tazze, orci, decorati con disegni geometrici neri su fondo rosso; rari oggetti in metallo, tra cui un'ascia di rame a margini rialzati rinvenuta all'interno della grotta Maccarrone.
Costituiscono il maggiore complesso di vasi preistorici mai rinvenuto nella zona ed attualmente rappresentano una delle collezioni più interessanti del Museo.
Si prosegue con la documentazione archeologica relativa alle culture dell'età del bronzo medio e finale (1450 - 900 a.C.) e della prima età del ferro. Di particolare rilievo l'urna cineraria di età protostorica con copertura a scodellone proveniente da Paternò e databile al X sec. a.C. nell'orizzonte culturale dell'Ausonio II..
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