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::museo-archeologico»La prima sede » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?


(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)





Il primo museo archeologico nacque ad Adrano nel 1902, per volontà del reverendo Salvatore Petronio Russo, appassionato cultore della storia e dell’archeologia del paese. Pur assai limitato, era costituito da due sezioni, ospitate nella stessa casa del fondatore.

Nella prima, dedicata alla città , era possibile ammirare secondo la descrizione che ne fa lo stesso sacerdote “gli utensili di pietra..., i bronzi arcaici, greci, romani, i vasi etruschi, cumani, siculi, greco-siculi, sebbene tutto in piccola collezione”. Nella seconda erano conservate le testimonianze archeologiche fino a quel momento raccolte nel territorio dell’insediamento indigeno del Mendolito, centro le cui rovine proprio in quegli anni cominciavano a svelarsi agli studiosi. Secondo Petronio Russo, la raccolta doveva avere carattere "scientifico, storico - topografico" e contenere unicamente materiali provenienti dal territorio adranita. 
Purtroppo le collezioni raccolte al suo interno, delle quali esiste un'immagine in una pubblicazione del 1907, andarono quasi tutte disperse alla morte del fondatore, anche se alcuni reperti si sono conservati e oggi sono fra i pezzi pi ù pregevoli del Museo.

Nel periodo tra le due guerre mondiali, fu creato ad Adrano un secondo museo nell'aula magna del Regio Ginnasio - Liceo “Giovanni Verga”, ospitato nell'antico Monastero di Santa Lucia. Sfortunatamente anche gli oggetti di questa esposizione andarono parzialmente dispersi nel corso dei bombardamenti aerei della seconda guerra mondiale.
Qualche anno dopo la fine del conflitto, l’idea di creare un museo adranita tornò d'attualità e a farsene promotori furono ancora una volta studiosi e appassionati locali. Le prime sedi furono modestissime: dapprima un piccolo locale nei pressi della palestra comunale, poi parte della casa del custode dei giardini pubblici. Ben presto però anche l’ultima sistemazione diventò inadeguata e nel 1958 l’Amministrazione comunale destinò a sede del Museo il monumentale Castello Normanno.