Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Le torri civiche
Il re siciliano Filippo III, nel decretare la fondazione del paese, concesse al barone di Fiumesalato il diritto di costruire una torre per la difesa: «Concedimus [...] turrim [...] construere [...]». È sorta nella parte alta della città, detta "Monte Taborre", in modo da dominare l'intero abitato. Nel 1780, si provvide ad installarvi un orologio con quattro quadranti di marmo e provvisto di suoneria, battente le ore su due campane squillanti. Nel 1959, a causa delle precarie condizioni, fu abbattuta per decisione del sindaco. Oltre a battere i quarti, le mezz'ore, e le ore, era fornito di una suoneria ausiliaria, che all'alba svegliava gli operai che dovevano recarsi al lavoro, alle otto del mattino avvertiva gli scolari per andare a scuola, a mezzogiorno segnava l'ora della sospensione dal lavoro, a mezzanotte ammoniva i nottambuli affinché rincasassero. L'orologio suonava anche il caratteristico motivo dei sancataldesi: Vacabunnu va travaglia.
L'altra torre civica, facente corpo unico con la chiesa del Ss.mo Rosario, venne innalzata a cura e spese del Comune a partire dal 1820, a più riprese, secondo le disponibilità finanziarie. Una terza torre è presente nella nuova parrocchia di Cristo Re, che oggi suona soltanto le ore, le mezz'ore e il mezzogiorno, invitando i fedeli alla devozione mariana con la preghiera dell'"Angelus" o nel tempo di Pasqua con il "Regina Coeli"; a mezzogiorno vengono anche suonate le campane ("scampanio").