Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Convento dei Padri Crociferi
Via Crociferi angolo via S.Giuliano
L'ex convento occupa quasi per intero l'isolato compreso tra la Via Crociferi, l'asse di Via Sangiuliano, la Via La Rosa Buccheri e la Via Sant'Elena. All'estremità nord dell'isolato in aderenza con il complesso è ubicata la chiesa di S. Maria della Dagàla, detta dei Crociferi.
La precisa geometria dell'incrocio di strade, qui viene rispettata nonostante la forte pendenza (fino al 14 %) necessaria per raggiungere la collina di Montevergine (San Nicolò all'Arena), sede dell'acropoli dell'antica città. Questa circostanza enfatizza i successivi incroci con le strade ortogonali che, attraversando la Via di Sangiuliano, aprono prospettive barocche di grande effetto scenografico.
La localizzazione e le dimensioni dell'ex convento dei Crociferi rispecchiano l'importanza economica e politica dell'Ordine dei Padri Crociferi che nel 1696, ottenuto il consenso degli altri Ordini della città, chiedono di potere fondare la "Nuova Casa" di Catania.
Il Vescovo Andrea Raggio, per l'edificazione del convento, dona 330 onze, mentre la confraternita dello Spirito Santo dona la chiesa della Dagàla.
Nel 1723, su disegno dei Padri Vincenzo Caffarelli e Antonio Barbera, si inizia l'edificazione della prima ala del convento; nel 1735 viene acquistata la casa del sacerdote Saverio Quattrocchi per potere realizzare la parte centrale della facciata di levante e nel 1755 si lavora alla ricostruzione della attigua chiesa, su disegno a pianta ovale di Francesco Battaglia e si comincia a costruire l'ala occidentale con il refettorio, la cucina e la sottostante dispensa. Nel 1779 si realizza la parte centrale dell'ala di levante con il portone, e lo scalone, durante gli anni successivi, all'interno del giardino si scava un pozzo, si costruisce la sacrestia, si completa il prospetto su Via Crociferi.
Durante il terremoto del 1818 il monastero subisce i primi danni che verranno in seguito accuratamente riparati.
Il Municipio di Catania nel 1859 completa il piano superiore dell'ala occidentale e realizza la piccola scala in muratura, con ingresso in Via M. La Rosa Buccheri, per utilizzare i locali come "Spedale di convalescenza della guarnigione militare", successivamente viene trasformato per ospitare la "Regia scuola normale femminile" con annesso convitto.
Nel 1867, l'edifico conventuale passa di proprietà dello Stato Italiano Unitario. Nel 1875 il complesso viene ceduto dal prefetto al municipio catanese e adibito a sede di uffici giudiziari, quindi a sede scolastica e dei sindacati.
L'intervento contemporaneo più consistente sull'edificio è la sopraelevazione dell'ala orientale (su via dei Crociferi) e la creazione nel cortile di una scala di sicurezza in muratura mista e cemento armato. L'intervento è avvenuto presumibilmente negli anni ''60 a cura del Genio Civile.
Per quanto concerne l'utilizzo dell'ex convento, l'Amministrazione Comunale di Catania ha, recentemente deliberato a favore della realizzazione del nuovo "Museo della Città ai Crociferi".