Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
L'abbraccio gioioso delle forme architetettoniche avvince lo spettatore, con un movimento leggero e festante che lo guida verso il centro di intuizione spaziale. Lo spazio del vano ecclesiale sembra allargarsi e il respiro farsi più ampio, dopo lo sforzo dell'ascesa attraverso l'ampia scalea, che quale onda che sale porta verso "l'Altissimo bon Signore". L'ampia sala risonante viene arricchita dal biancore turgido e dalla gran luce meridiana che piove dalle ampie finestre. Gli archi e le paraste, le fasce che delimitano i quadroni e il cornicione a dentelli che corre attorno all'ampio vano danno un senso di levità, di ritmo, di movimento vitale. Al suo interno troviamo: