Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa Santa Maria delle Grazie
Via Roma
Costruita nel 1575, originariamente era la chiesa dell'attiguo monastero di clausura delle Carmelitane. Di stile barocco, conservava molte opere d'arte di pregevole fattura, e vi si trovavano quattro altari: il primo di santa Teresa, il secondo della Madonna del Rosario, il terzo della Passione di Gesù ed il quarto della Sacra Famiglia. Alla sommità del campanile, inoltre, si trovava una guglia. La chiesa è stata minata dall'esercito tedesco in ritirata il 30 luglio 1943. Per volontà dell'Arciprete Giuseppe Grippaldi fu ricostruita e consacrata in 22 luglio 1956. Il 30 aprile del 1996 la chiesa viene riaperta al culto dopo il completamento dei lavori voluti dal Sac. Vito Bottitta che hanno interessato la costruzione del campanile e del rifacimento tel tetto e del solaio. Il 25 febbraio 2017 viene solennemente benedetto il nuovo altare, la sede e l'ambone voluti dal Sac. Pietro Antonio Ruggiero.
All'interno, nelle pareti laterali troviamo le statue di San Giuseppe, Sacro Cuore, Madonna delle grazie e Gesù Infante. L'unica cappella nella chiesa è dedicata alla Madonna del Rosario. La statua della Madonna del Rosario è una delle poche cose che furono salvate dalla chiesa prima che venisse minata dai tedeschi nel luglio del 1943. Di interesse artistico è anche il bassorilievo in argento raffigurante il Buon Pastore, anch'esso scampato al crollo della chiesa, è oggi incastonato nella porta del Tabernacolo sul presbiterio. Dal 2017 la chiesa è dotata di un nuovo ambone e di un nuovo altare entrambe opere uniche dell'artista Dino Cunsolo. L'ambone in bronzo raffigura l'incontro tra Cristo risorto e la Maddalena nella famosa scena di "noli me tangere". L'altare raffigura in bassorilievo i santi legati alla storia di questa chiesa: San Cataldo vescovo e patrono di Gagliano Castelferrato, santa Teresa d'Avila riformatrice dell'ordine carmelitano il cui convento era annesso alla chiesa, san Sebastiano martire la cui statua fu per anni presso un altare laterale e santa Maria delle grazie titolare della chiesa. Questi santi, in cammino sulla strada della Croce di Cristo, guardano verso l'Agnello adagiato sul libro con i sette sigilli.