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::Convento di San Michele Nuovo a Troina » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Convento di San Michele Nuovo

Convento di San Michele Nuovo




Il monastero di San Michele "il nuovo" fu edificato verso la metà del XVIII secolo, su commessa dei monaci di San Michele, nell'area di una necropoli ellenistica. Il complesso occupava una superficie di oltre 8.000 mq., era formato da una Chiesa a unica navata e da un monastero che ruotava intorno ad un chiostro quadrangolare realizzato con arcate.
Presso l'archivio storico è conservato il plastico della struttura originaria. L'architettura del maestoso edificio era quella tipica della seconda metà del XVIII secolo: grandiosità classica, sobrietà di ornamenti, ingressi e balconate con intagli baroccheggianti in pietra.
"…Il ceto patrizio che governa la città assieme al clero numeroso e prestigioso tenta di far riguadagnare alla città, l'antico titolo di sede vescovile, intravvedendo in questa possibilità l'occasione per una rinascita economica e per riconquistare potere nell'interno della Sicilia. Ma la sede vescovile, contesa da Troina e da Nicosia, sarà a quest'ultima assegnata, determinando probabilmente l'inizio di un lungo e lento declino degli enti religiosi della città.
Le prime avvisaglie di decadenza riguardano l'ordine basiliano, quello più potente e storicamente più importante per Troina. In questo periodo viene costruito il convento di san Michele Nuovo, (ancor oggi maestoso seppur consistente in semplici resti), più vicino al paese, sito in luogo più comodo, con ambienti più sfarzosi e ampi rispetto alle modeste ed essenziali stanze dell'altra e più antica residenza dei monaci basiliani. Indicativo questo cambiamento della perdita dell'antico vigore religioso che aveva caratterizzato la presenza dell'ordine religioso a Troina, che rimane però ancora ragguardevole e incisiva.…" (a cura del Prof. Silvestro Livolsi)
Nell'ala sud, al piano terra, si trovava una solenne gradinata che conduceva al piano sovrastante ove era sistemato il quartiere abbaziale sfarzosamente decorato con stucchi rivestiti di oro zecchino su sfondi colorati.
L'Abate di San Michele, nel XVIII secolo, occupava il XXVIII posto nel Parlamento.
Il Monastero possedeva una ricca biblioteca ed un antiquarium che custodiva numerosi reperti archeologici provenienti dagli scavi per le fondamenta. Nel 1866 fu soppresso ed abbandonato, i libri andarono dispersi, la chiesa ed il monastero diventarono cava di pietra.
Oggi il maestoso edificio altro non è che un cumulo di rovine.




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