Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di S.Agostino in San Giovanni
Piazza Vittorio Veneto, 14
Eretta, si ritiene, nel 1586, assieme al monastero voluto dalla nobildonna Angela Gritti, fu interamente rifatta all'esterno, nella seconda metà del Settecento. La chiesa ripete il tema adottato in S. Maria della Grazia nel suo schema compositivo generale ma fa un uso più classico dell'ordine architettonico, discostandosi dal punto di vista figurativo e risaltando maggiormente la definizione volumetrica. La tipologia adoperata fa sì che la chiesa assuma l'aspetto di una torre. Lo stile delle due chiese tradisce una fondamentale unità d'ispirazione da uno stesso modello tradotto in due versioni, o eseguite prendendo informazioni l'una dall'altra.
L'interno, non troppo vasto, ma slanciato e arioso, è rivestito con stucchi dorati. Sull'ampio presbiterio, circondato da stalli in legno scolpito, s'erge l'altare maggiore in marmo mischio su cui, in un'apposita nicchia, vi era collocato il simulacro della S.S. Vergine del Soccorso Patrona del Comune oggi posta a S. Maria la Croce. Sovrasta il tutto, inserita in una maestosa cornice barocca culminata da una corona reale, la grande tela (m 3,75 x 5,50) raffigurante la Decollazione di S. Giovanni Battista, titolare della chiesa. A destra entrando si trovano due altari: uno dedicato a S. Vito, l'altro a Maria SS. della Cintura. A sinistra altri tre altari, rispettivamente dedicati alla SS. Trinità, a S. Rita e a Maria SS. Addolorata. Tutti gli altari sono in marmo. Nel 1928, in questa chiesa, si trasferirono i PP. Agostiniani che vi portarono le preziose suppellettili provenienti dalla demolita chiesa di S. Agostino, che era posta nell'antistante Piazza Vittorio Veneto lì dove oggi sorge il monumento ai caduti, e trasferirono anche il titolo della chiesa che da allora viene detta S. Agostino in S. Giovanni Battista. Purtroppo la chiesa presenta tracce di degrado.