Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
La Granfonte
Via Gran Fonte
Monumentale abbeveratoio pubblico fatto realizzare in stile barocco dal Principe Nicolò Branciforti sui ruderi di un antica fontana tra il 1649 il 1652. Si estende per 24 m e dalla gente del posto è conosciuto con il nome di "vintiquattru cannola" per via delle 24 cannelle bronzee da cui fuoriesce ininterrottamente la copiosa acqua che si versa nella vasca sottostante e che, secondo un cronista del Settecento, fu ispirato ad una fontana di Amsterdam. L’opera sorge nell’omonima via e fino alla prima metà del ‘900 fu utilizzata anche come abbeveratoio per il bestiame e lavatoio pubblico. Realizzata dall’architetto palermitano M. Smeriglio in pietra dorata è caratterizzata da una serie di arcatelle a tutto sesto coronate da un frontone con lo stemma della famiglia dei Branciforti e si rifà alle numerose incisioni di artisti fiamminghi allora molto diffuse nell’Isola.