Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa del Carmelo
Via Gran Fonte, 59
Già esistente nella baronia di Tavi, come si evince dai documenti che narrano come i monaci carmelitani scalzi della vicina Assoro vi celebrassero la messa, la Chiesa Maria SS. Del Carmelo fu ingrandita e restaurata nel 1661 da Nicolò Placido Branciforti. Nel 1785 fu ricostruita nelle forme che oggi ammiriamo dai Padri del Terzo Ordine di S. Francesco e l’interno fu completato solo nel 1899 per volontà del Sac. F. Scelfo. L’attiguo Convento rimase in uso fino al 1857 finché non andò in rovina. La chiesa ha una facciata con campanile ad alzata, marcata da lesene e cantonali e finestra ovale di gusto neoclassico. All’interno (a navata unica conclusa da abside), protetta da una piccola grata metallica, è conservata una pietra che secondo la tradizione fu depositata da un untore nella acquasantiera per diffondere il contagio della peste. Ma grazie all’intercessione della Madonna del Carmelo fu scampato il contagio e così Leonforte fu salvata dal terribile flagello. La volta dell'aula è a botte e presenta travi in acciaio e tavelle in laterizio, attualmente a vista.
Da annoverare è inoltre la festa dedicata alla Madonna, che qui a Leonforte, è celebrata il 16 agosto anziché il 16 luglio, giornata della festa liturgica, perché anticamente i cittadini, perlopiù contadini, erano impediti nel festeggiamento della Santa Patrona, perché impegnati nella raccolta del grano nei campi.
La festa è preceduta da 9 giorni di preghiera, dove i devoti ringraziano la Madonna per aver salvato il popolo leonfortese dall’epidemia della peste.