Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa e Convento dei Cappuccini
Piazza Cappucci, 5
Mausoleo dei Branciforti, custodisce un’interessante cappella decorata da un prezioso portale d’alabastro cutugnino, scolpito da G. Gallina nel 1647, che fa da cornice al sarcofago della principessa Caterina Branciforti morta nel 1634 a soli 42 anni. L’elegante tumulo in marmo di Portovenere fu commissionato dal marito nel 1635 allo scultore lombardo G.G. Cirasolo, allora operante a Palermo, su modello di quello del principe di Trabia, suo avo materno, custodito nella chiesa di S. Zita a Palermo. Sull'Altare maggiore della navata centrale troneggia un'artistica cornice, scolpita con fregi vari, che custodisce la tela unanimemente attribuita al pittore monrealese Pietro Novelli (grande e noto allievo del Caravaggio)- pregevole capolavoro raffigurante la elezione di Mattia all'apostolato. La tela può definirsi il suo capolavoro in assoluto, «al tempo stesso realistico, visionario e decorativo» come ha scritto nel 1967 il critico statunitense A. Moir. Databile intorno al 1640 può leggersi anche come una rappresentazione apologetica della famiglia Branciforti il cui stemma risalta sul pilastrino in primo piano. Notevoli gli influssi chiaroscurali e realistici del Caravaggio. Tra le opere documentate e oggi contese il trittico raffigurante il Giudizio Universale, opera di Beato Angelico da Fiesole. Pregevole è il tabernacolo ligneo del Divinissimo, con intarsi di avorio, tartaruga e madreperla che riproduce il prospetto di una cattedrale barocca. Il capolavoro è attribuito a fra Angelo da Mazzarino.Si custodiscono inoltre le statue in marmo rappresentanti San Giuseppe col Bambino e San Francesco d’Assisi, attribuite alla scuola del Gagini.