Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Il Colle Temenite (dalla parola greca “Temenos” che significa “Recinto”) è un piccolo rilievo montuoso di forma semicircolare che divide in due parti il Parco Archeologico della Neapolis; a sud vi è la zona occupata dai principali monumenti greco – romani (Teatro Greco, Ara di Ierone e Anfiteatro Romano con le annesse “Piscine” sotterranee) e a nord vi sono le cosiddette Latomie, tra cui quella del Paradiso, sovrastata proprio da questo piccolo colle.
La sommità del Colle Temenite è raggiungibile tramite la cosiddetta “Via dei Sepolcri”, una strada di aspetto curvilineo scavata nella roccia ai cui lati vi sono numerose caverne artificiali che fungevano da vere e proprie Catacombe in cui venivano sepolti i personaggi illustri dell’antica “Pentapoli” di Siracusa.
L’imbocco alla “Via dei Sepolcri” è ubicato dietro al Teatro Greco, in prossimità del quale sorgono le rovine del Tempio di Apollo Temenite; in origine esso era un piccolo tempietto collaterale ad uno più ampio consacrato sempre al Dio Apollo, ubicato sulla sommità del Colle Temenite. Alcuni scavi condotti sulla sommità di questo rilievo hanno portato alla luce diverse rovine tra cui quelle di questo presunto Tempio (ormai totalmente distrutto) e resti di altri edifici; senza dubbio il cosiddetto Colle Temenite doveva probabilmente essere l’Acropoli dell’antica città di Siracusa, anche se alcuni archeologi credono che essa era localizzata presso l’attuale quartiere Acradina in prossimità dell’omonima “Balza” ubicata nella Latomia dei Cappuccini, o addirittura che l’antica Acropoli sia racchiusa all’interno dell’attuale Cattedrale di Santa Lucia. Bisogna dire infine che presso le pareti del Colle Temenite vi sono delle caverne di cui una che doveva ospitare la vera “Tomba di Archimede”.
Presso il Colle Temenite sono state rinvenute le rovine di un Teatro ancor più antico del Teatro Greco. Esso è noto come il “Teatro Lineare” per la sua piccola cavea di forma quadrangolare. Attorno a questo “teatro” vi sono delle grotte quadrangolari scavate nella friabile roccia iblea che dovevano ospitare delle “edicole votive” consacrate al cosiddetto “Culto degli Eroi”, ossia ai defunti che, dopo aver oltrepassato l’oltretomba, sarebbero stati venerati come veri e propri “eroi” a seconda delle azioni che hanno compiuto nella loro vita. Queste grotte sono state utilizzate in epoca bizantina come sepolcri paleocristiani.