Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Ex Oratorio Madonna del Carmelo
Costruito nella seconda metà del XIX secolo, l'oratorio della Madonna del Carmelo fu sede dell'omonima confraternita ubicata in quella che un tempo era la via del Castello, oggi via Monte Carmelo, nell'area urbana denominata anche "Santa Maria del Castello".
Non è escluso che il toponimo "castello" stia ad indicare la presenza in quella località dei resti di un'antica struttura fortificata, ipotesi suffragata dalle caratteristiche orografiche del territorio e della sua posizione geografica rispetto al mare ne costituirebbero un sito ideale.
Da alcuni importanti documenti custoditi nell'archivio storico comunale è possibile ricostruire parte della storia e della forma architettonica del manufatto.
Di modeste dimensioni, l'edificio realizzato con pietrame mista cementata con malta di calce, aveva una pianta rettangolare di metri 7,80 X 19,30 ad unica navata che terminava con un abside semicircolare ed un prospetto principale a cuspide con a destra un piccolo campanile. Il portone d'ingresso, in legno di abete, di metri 1,25 X 3,15, era posto su due gradini al centro della facciata ed appoggiato su due pilastri di pietra calcarea lavorati con scalpello.
Nella parte sovrastante trovava luogo una finestra di cm 80 X 120 con deliziosi vetri colorati a motivi geometrici e legatura a piombo, mentre ai suoi lati si trovavano due nicchie per l'alloggio di statue. I prospetti laterali avevano sei alte finestre ad arco con vetrate colorate montate su telaio in legno.
All'interno si trovavano tre altari in muratura di cui quello principale al centro dell'abside dedicato alla Vergine del Carmine.
A partire dagli inizi del '900, l'edificio ancora incompleto, versava in un notevole stato di deperimento strutturale al punto che, con atto di cessione del 16 gennaio 1926, la confraternita decise di donare la struttura al Comune con la promessa di avere in cambio un nuovo locale per le riunioni e delle sepolture presso il costruendo cimitero di Lascari.
Con lettera del 16 agosto 1927, il Podestà di Lascari Domenico Abbate, conferiva al perito agronomo Tommaso Bonafede l'incarico per procedere alla valutazione del fabbricato della "Chiesa" della Madonna del Carmelo destinata ad essere trasformata nella sede di una nuova scuola per i bambini del paese, progetto quest'ultimo che non venne mai realizzato.
Negli anni '50, con una nuova perizia dell'ingegnere Lanza, venne descritto lo stato di pericolo per la pubblica incolumità di tutte le parti ammalorate dell'edificio e con delibera del Consiglio Comunale del 12 febbraio 1955 fu decisa la sua demolizione facendo spazio ad una villetta pubblica.
Oggi l'intera area è stata ridisegnata da un progetto di riqualificazione urbana.