Balata dei Turchi
In passato, luogo di incursione dei pirati, oggi, suggestiva colata lavica sul mare all'estremo sud dell'isola, che conserva ancora intatto il suo stato naturale e selvaggio.
Balata dei Turchi
Dal 1500 al 1700 Il feudo di Pantelleria rinasce nel 1421 a seguito della concessione dell'Isola a Francesco De Belvis che nel 1491 la vende a Don Luigi Requiesenz. Con il rifiorire della pirateria per opera dei barbareschi dell'Africa settentrionale e dei Turchi, Pantelleria è oggetto di incursioni. Memorabile quella del 1550 che causò distruzione e saccheggio; famose le incursioni di Dragut del 1553 e dei Turchi del 1556. A seguito delle suddette incursioni gli Spagnoli ritengono che sia indispensabile difendere l'Isola e pertanto inviano milizie ed armamenti al comando di un capitano che ha il compito di governare Pantelleria. Il Castello ha in questo periodo un ampliamento e viene costruito il bastione dove trovano alloggiamento le artiglierie. Il 1574 segna l'inizio dell'occupazione spagnola con milizia regia al posto di quella feudataria, per l'Isola il governo spagnolo è paterno e benevolo.
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