Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di Santa Maria di Gesu
La chiesa di Santa Maria di Gesù fu fondata secondo alcune fonti intorno al 1450 dal beato Arcangelo Placenza da Calatafimi, dopo la fondazione dell'attiguo convento dei padri Minori Osservanti (detto convento di Santa Maria di Gesù) da parte dello stesso beato Arcangelo per mandato del beato Matteo Guimerà di Agrigento. Altre fonti spostano la data di fondazione della chiesa alla fine del XV secolo.
Inizialmente tale chiesa si trovava fuori dalle mura cittadine, in aperta campagna.Intorno al 1500 la chiesa dava il nome ad una porta delle mura difensive della città, detta appunto "Porta di Gesù".
Nel 1507 la chiesa subì un rifacimento ed ingrandimento, finanziato dai governatori di Alcamo Federico Enriquez e Anna I Cabrera (sua consorte). Questa data viene interpretata da altre fonti come la data di completamento dell'opera architettonica. Allo stesso tempo si procedette al restauro del convento. Tra il 1762 ed il 1776, per volontà del padre Lorenzo da Casteltermini, subì un successivo ampliamento, testimoniato dallo storico Ignazio De Blasi.
Nel 1920 la chiesa fu intitolata parrocchia autonoma dal vescovo di Mazara.
Al 1960 risale un'opera di ristrutturazione del convento, a cui ne seguì un'altra nel 1984. Nel 1997 vennero svolti dei lavori di restauro durante i quali vennero rinnovati l'altare, l'ambone, il fonte battesimale, il candelabro e la sede presidenziale.
Opere
Il portale di ingresso alla chiesa, in marmo di Carrara è stato comprato da Luigi Enriquez e Anna Cabrera (proprietari a quel tempo del castello dei Conti di Modica) ed è attribuito a Bartolomeo Berrettaro, scultore italiano vissuto tra la fine del XV secolo e l'inizio del XVI secolo.
Sulla volta si trova un affresco che rappresenta l'Assunzione, opera di Leopoldo Messina, che ha pure dipinto anche quello su una parete che raffigura San Francesco nell'atto di contemplare Gerusalemme (1944); gli altri tre affreschi sulla vita di san Francesco d'Assisi, furono dipinti dal padovano Carlo Righetto nel 1901.
Un tempo sull'altare maggiore della chiesa era presente un affresco del XVI secolo del pittore Giovan Leonardo Bagolino dedicato a Santa Maria della Visitazione, successivamente spostato in una parete dietro l'abside.
Nel battistero, a sinistra, ci sono una piccola statua in marmo di San Giovanni Battista di Giuliano Mancino e due medaglioni in marmo(l'Annunziata e San Gabriele) della scuola di Gagini. All'interno della chiesa sono presenti:
- Crocifisso antico in legno, primo altare a sinistra
- San Francesco d'Assisi, statua lignea del 1912, opera di Giovanni Piscitello, da Palermo
- Statua in marmo di santa Maria di Gesù, probabile opera di Bartolomeo Berrettaro e Giuliano Mancino, all'altare maggiore
- San Filippo, santa Lucia e santa Barbara, tela del Settecento, sulla parete accanto l'altare maggiore
- La Madonna in trono con san Francesco e santa Chiara
- Custodia marmorea di Baldassare Massa del 1557: raffigura il Padre Eterno, san Francesco, sant'Antonio, Gesù e gli Apostoli;
sulla parete destra vicino l'entrata della chiesa
- Madonna delle Grazie o Madonna greca (1727): dipinto del XV secolo attribuito al pittore palermitano Pietro Ruzzolone e commissionato da Federico Enriquez e Anna I Cabrera, detto ), che rappresenta la Madonna della Grazia con il bambino Gesù in braccio, ai lati san Francesco d'Assisi e san Benedetto e in ginocchio tre paggi vicini al conte Federico Enriquez e tre damigelle accanto ad Anna I Cabrera. Tale dipinto fu oggetto di restauro nel 1855.Nel primo altare a destra.Ai piedi c'è un'urna in vetro, in cui si trovano le spoglie del beato Arcangelo da Piacenza, provenienti dalla Chiesa di San Michele Arcangelo di Calatafimi e qui sistemate nel 1961. Su una parete laterale è inoltre visibile la lastra tombale del beato Arcangelo.
- Sant'Antonio da Padova, statua in legno d'ignoto autore
Gioacchino di Marzo documenta una cappella e arco marmorei commissionati a Giovanni Battista Vernazza nel 1519, opere non più esistenti. Nella sacrestia si trova una statua lignea raffigurante san Pasquale Baylon, opera di Giovanni Stellino (1835). Nel convento si trovano una bella statua lignea di Sant'Antonio Abate e un'antica tela di San Bernardino da Siena.