Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Palazzo Bonelli
Fu costruito nell'ultimo decennio del 1800. Il prospetto a due ordini è molto sobrio con modanature manualistiche. L'interno invece è ricco di stucchi, di pregiati mobili prodotti a metà del 1900 e di dipinti realizzati da Raffaele Scalia. Il portone centrale risulta compreso fra due coppie di lesene sormontate da capitelli compositi a volute ornate da elementi floreali cordonati. Un arco a tutto sesto lo include ; la sua chiave di volta è costituita da un elemento floreale. Esso è preceduto da due ampi gradini. Inoltre il portone è realizzato in legno e presenta decorazioni di tipo geometrico dal gusto particolarmente sobrio.
La struttura lignea del portone è protetta presso la sua parte superiore da un'intelaiatura semicircolare in ferro a motivi floreali, che occupa lo spazio racchiuso dall'arco a tutto sesto.
I due portoni laterali, anch'essi realizzati in legno, sono decorati da elementi geometrici altrettanto sobri e ripropongono la medesima organizzazione del portone centrale. Nella parte superiore del palazzo si imposta una balconata sorretta da elementi architettonici a volute ed è delimitata da una ringhiera in ferro che ricorda vagamente gli aspetti stilistici del linguaggio di gusto liberty.
La porta-finestra risulta incorniciata, come il portone centrale sottostante, da una sola coppia di lesene con capitelli ispirati al modello corinzio su cui si imposta una trabeazione lievemente aggettante, decorata alle due estremità da due elementi floreali. La parta centrale della trabeazione medesima presenta stuccature rettangolari.
Sulla trabeazione si imposta un timpano spezzato e aperto i cui elementi angolari mostrano un andamento leggermente sinuoso. In posizione centrale è collocato un imponente stemma nobiliare arricchito da elementi floreali.
Il secondo piano dell'edificio si chiude con una trabeazione che corre da un estremo all'altro del palazzo e che denota una doppia dentellatura disposta in modo regolare. Esso si articola in due serie sovrapposte, di cui la superiore presenta elementi di dimensione maggiori rispetto alle serie inferiori.
Il prospetto si sviluppa per 4,42 m in direzione Sud-Est, seguendo l'andamento del piano del piano di calpestio di via Francesco Mormino Penna. La parte Est delle facciata si caratterizza per la presenza di due aperture, di cui quella più ad Ovest è incorniciata da rivestimenti di blocchi di pietra tagliati in modo regolare che ricalcano la morfologia squadrata dell'apertura stessa. Essa è sormontata da una sorta di mensola squadrata sorretta da elementi a volute. L'altra apertura, più larga rispetto alla precedente, è rivestita da blocchi che assumono in corrispondenza della porta superiore l'andamento di un arco ribassato.
Il secondo piano presenta due balconate sorrette da elementi a volute le quali sono provviste della medesima ringhiera che già delimita la balconata che sormonta il portone centrale.
Tali aperture presentano in corrispondenza della parte superiore un timpano semilunato sorretto anch'esso da elementi a volute che racchiudono decorazioni floreali e nella parte centrale un elemento antropomorfo. Il timpano al suo interno è decorato esclusivamente da una dentellatura che segue l'andamento semicircolare del timpano stesso. La stessa dentellatura delimita l'estremità inferiore di tale timpano.
A chiudere la parte superiore del palazzo è presente la medesima organizzazione già descritta per la porzione Ovest del monumento. Il prospetto nel suo complesso risulta scandito da lesene sovrapposte in prossimità delle aree di maggior carico strutturale. Tali lesene presso il piano superiore del prospetto, presentano una morfologia liscia, a differenza del piano inferiore dove mostrano vistose scanalature.
Rispetto agli altri edifici presenti nel centro storico sciclitano, palazzo Bonelli-Patanè si contraddistingue per un gusto sobrio e lineare.
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