Il borgo dell'isola, sotto le mura del Castello normanno Barbacane, si sviluppa tra locali, bazar, bar e negozietti affacciati sul lungomare
Castello Barbacane
Il 1123, la data non è però certa, segna il passaggio di Pantelleria al dominio Normanno. I Normanni sbarcano a Pantelleria, per annetterla al Regno di Sicilia e vi costruiscono il castello ?Barbacane?. L'Isola sotto i normanni dal punto di vista religioso fa parte della diocesi di Mazara dalla quale viene distaccata nel 1844 per passare alla diocesi di Trapani per poi ritornare nel 1950 a quella di Mazara. Ai Normanni seguono gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi.
Sotto gli Angioini, gli abitanti di Pantelleria subiscono un fiscalismo non indifferente, fissato non in base agli abitanti e ai loro beni; l'imposta era infatti a forfait. Del resto anche Re Pietro D'Aragona, subito dopo l'incoronamento, invia a Pantelleria un notaio con un dispaccio indirizzato al capitano dell'Isola. Con il suddetto dispaccio si invitavano gli abitanti a versare i diritti e i tributi dovuti al Re di Sicilia. Nel 1306 Pantelleria viene data in dono dal Re Federico secondo D'Aragona alla consorte. L'anno 1361 è una data storica per Pantelleria in quanto segna la nascita del feudo dell'Isola. Infatti Federico quarto concede Pantelleria in feudo al genovese Emanuele D'Oria. Gli Aragonesi determinano un nuovo flusso di immigrazioni testimoniato dai nomi di molte famiglie locali, chiaramente di origine spagnola: Ferrandes, Errera, Belvisi, etc Nel 1399 Re Martino concede in feudo l'Isola a Squarciafico a seguito dei suo servizi resi alla corona ma essendosi registrata una opposizione al governo di Squarciafico, Pantelleria ritorna al reale demanio.
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