Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Santa Maria dell-Alto
La chiesa matrice di Paternò, intitolata a Santa Maria dell'Alto fu fondata nel 1090 dal Gran Conte Ruggero il normanno, rifondata nel 1342.A quell'epoca risalirebbe la preziosa tavola bizantina,che rappresenta la Madonna dell'Alto,titolare della chiesa e antica patrona della citta'.Nel XVIII secolo, forse in seguito ai gravi danneggiamenti del terremoto del 1693 l'edificio subì nuove trasformazioni, tra cui il cambio di orientamento, per avere il nuovo accesso rivolto verso la città.Infatti il tempio in origine aveva le absidi rivolte verso la città,e la facciata principale era rivolta verso la valle del Simeto,dove si sviluppava il borgo antico.L'orientamento dell'ingresso segno' una svolta molto importante,infatti dopo circa un secolo venne costruita la monumentale scalinata settecentesca,che dai piedi della rocca sale fino al sagrato della chiesa,creando un bellissimo insieme monumentale.La chiesa venne eletta a collegiata nel 1670,dopo l'approvazione ecclesiastica,ricevuta nel 1564.
Ad oggi risulta l'unica Collegiata ancora esistente nella Diocesi,insieme alla chiesa madre di Biancavilla.
La chiesa è a pianta basilicale con tre navate, divise da due lunghe file di possenti pilastri realizzati con conci in pietra lavica a vista, su cui si impostano archi a tutto sesto sempre in pietra lavica,sormontati da un cornicione tuscanico.L'originale copertura del tempio,era costituita da capriate lignee intagliate, sostituite nel 1700 da una lunga volta in muratura.
Alcune di queste capriate,sono esposte nel corridoio adiacente la sacrestia.
Le diverse epoche e i tempi di costruzione e rifacimento,hanno conferito alla chiesa diversi stili,quindi dalla nuda pietra lavica del colonnato,si passa al barocco e al neoclassico.Molti altari trovano posto nelle navate laterali,e sono completati da grandi tele,alcune sono state trafugate.Le tele esposte sono: La Madonna con le anime purganti,S.Barbara con le Sante Lucia ed Agata,il Martirio di S.Vincenzo,e il Martirio di S.Stefano,nella navata di destra,conclusa dalla cappella del Crocifisso,scultura lignea secentesca contornata da un grandioso reliquiario barocco.
In questa navata,fa mostra di se un antico pulpito in stile barocco,tutto il legno intagliato,di color bianco e oro.Necessiterebbe di un accurato restauro.
La navata di sinistra ospita le tele,della Madonna del Riparo,di S.Pietro in Cattedra,e dell''Angelo Custode,la cappella in fondo e' dedicata al SS.Sacramento,ed e' arricchita da uno stupendo altare in marmi intarsiati,sormontato da un bellissimo tabernacolo tutto ad intarsio.Una statua di S.Vincenzo martire e' esposta in chiesa,e risale al 1500.
Molto interessante è il pavimento di queste due navate laterali,tutto in cotto ceramicato,dai colori policromi.
L'altare maggiore che si eleva sopra una scalinata in pietra lavica,accoglie la bellissima tavola bizantina della Madonna Nera con il Bambino in braccio,chiusa dentro una bellissima cornice lignea intagliata e indorata.Il coro ligneo barocco del 1650 circa,completa l'arredo del presbiterio,peccato per essere stato privato di molti pezzi,trafugati anni addietro.
Da una porta laterale,si accede alla grandiosa sacrestia.Un tempo Aula Capitolare,circondata da un bellissimo mobilio ligneo del 1700,dove prendevano posto i numerosi ''Canonici'' della Matrice,i preti che facevano parte del Capitolo collegiale.
La grandiosa ed alta facciata fu realizzata nel tardo XVIII secolo in stile neoclassico.
Santa Maria della Valle di Josaphat
La chiesa di Santa Maria della Valle di Josaphat è un chiesa di Paternò, in provincia di Catania.
La chiesa, meglio conosciuta come chiesa della Gancia, fu commissionata nel 1092 dalla contessa Adelasia, moglie del gran conte Ruggero.
L'ordine di Santa Maria di Valle Josaphat apparteneva alla regola benedettina e adiacente alla chiesa venne realizzato un monastero benedettino, che per circa quattro secoli godé della protezione dei re di Sicilia e della Santa Sede.
Nel 1445 il complesso della Gancia venne aggregato al monastero di San Nicolò l'Arena di Nicolosi, poi trasferito a Catania. Nel 1866, in seguito alla soppressione del monastero, dopo una serie di restauri e ampliamenti, gli edifici del convento ospitarono l'ospedale del Santissimo Salvatore.
La chiesa, situata sul versante settentrionale della collina storica. Ha unica navata coperta a capriata lignea, mentre l'abside è coperta con una volta a crociera. Una merlatura di coronamento normanna è presente all'esterno sia sulla facciata che nella parte absidale. La facciata presenta un portale principale, in stile gotico chiaramontano, realizzato successivamente alla costruzione della chiesa.
Annualmente viene aperta per il 15 agosto quando si svolge la processione che ricorda l'Assunzione di Maria.