Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa della SS. Trinita
Ubicata sul corso XXV aprile, di modesta fattura e dimensioni, divenne Oratorio di Casa Monelli, alla cui abitazione era collegata tramite un passaggio nel coro posto sulla porta di entrata.
Sicuramente esisteva già prima della visita pastorale del 1542, visto che Monsignor Platamone la annovera fra quelle visitate nel suo viaggio nella diocesi. Poco prima del 1621 vi ebbe sede provvisoria l'oratorio di San Filippo Neri.
Questa chiesa non fu danneggiata dal terremoto del 1693 tanto che, come risulta da una relazione, è già aperta al culto nel 1696. Radicali modifiche furono operate nel 1753 e ulteriori restauri furono eseguiti dal Cavalier Giuseppe Monelli Arezzo nel 1902.
Esternamente molto semplice, possiede anche un piccolo campanile sulla sommità e nella cella campanaria, di difficile accesso, una sola piccola campana senza data.
E' rimasta aperta al culto per cura della famiglia Monelli che, appunto, la possedeva come oratorio privato. L'interno è ad unica navata, con un solo altare su cui c'è un pregevole quadro di Matteo Battaglia che raffigura la Santissima Trinità con ai piedi San Filippo Neri celebrante messa. Sulle pareti dipinti di autore anonimo dedicati a San Giacomo, quello di sinistra, e a San Giuseppe, quello di destra.