Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Santa Maria delle Scale-Ragusa
Corso Mazzini, 110
Scendendo da corso Italia si prosegue per il corso Mazzini arrivando all’ imbocco dell'antica scala,una volta unica via di collegamento, fra Ragusa Ibla e la città nuova. Proprio all'inizio, al vertice dei 340 gradini, si arriva alla Chiesa di Santa Maria delle Scale, dove si può ammirare uno dei più bei panorami di Ragusa Ibla e, forse, uno dei più belli di tutta l’isola siciliana. Si possono ammirare le antichità della città, gli stretti vicoli, l'antico centro, la vecchia fontana, il pittoresco slargo, l'antica scala e le profonde vallate. Una volta chiamata Chiesa di Santa Maria delle Cateratte, forse per la sua posizione sul ciglio di un burrone, la valle del Gonfalone, dove prima sorgeva una edicola votiva con una Madonna col Bambino, fu originariamente costruzione destinata ad ospitare l'ospizio delle Cateratte, iniziata in periodo normanno sui resti dell’Abbazia di Santa Maria di Roccadia di origini cistercensi (i cistercensi erano un ordine monastico di diritto pontificio) e successivamente ricostruita dai Chiaramonte, per poi essere riedificata, dopo il terremoto del 1693, in stile barocco anche se conserva dei tratti gotici (portale e pulpito).
Il sisma non recò gravi danni alla struttura, ma fu scelto di ristrutturarla ugualmente per fare posto alla popolazione che andava aumentando. Con l’ampliamento del settecento la chiesa fu ruotata di 90 gradi e le tre pareti laterali furono trasformate nell’attuale navata destra.Conserva della primitiva chiesa quattrocentesca e rinascimentale la navata destra che resistette al sisma. La struttura, a tre navate e priva di abside, vede annesse numerose cappelle di squisita fattura e decorazioni che riecheggiano gli stili delle diverse epoche.Le navate, precedentemente alla ristrutturazione, erano occupate da un portico preceduto da arcate dette le “pinnate di Santa Maria”. A destra del portico, il campanile con una cappella all’interno della quale si trova un fonte battesimale scolpito nel 1552. L'ingresso attuale immette nella navata sinistra; all'esterno si possono intravedere resti della primitiva costruzione, in particolare metà sinistra dell' originale portale d'ingresso, ora murato, nonchè un pulpito gotico. Dalla navata centrale si possono notare quattro portali che danno sull'antica navata centrale della chiesa originaria. Il primo portale, a destra dell'ingresso, poggia su due colonnine scolpite che si innalzano a formare un arco acuto in stile gotico. Il secondo portale presenta anch'esso un arco acuto in stile gotico, in cima ad esso è presente una figura di Madonna col Bambino. Nell'altare del secondo portale è visibile un gruppo scultoreo rappresentante la Pietà. Il terzo portale presenta la parte inferiore con colonnine in stile gotico e quella superiore con fioroni in stile rinascimentale. Nell'altare corrispondente al terzo altare è visibile una bellissima opera in terracotta del 1538 raffigurante "il Transito della Vergine”, altorilievo policromo in terracotta, recentemente restaurato, di scuola Gaginesca. Il Quarto portale presenta un fascio di colonnine che si innalzano fino a formare un arco acuto in stile gotico. Nell'altare del quarto portale si può ammirare un quadro raffigurante la Madonna col Bambino. Degni di noto da un punto di vista artistico le volte che poggiano su capitelli raffiguranti fiori e allegorie.