Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Cattedrale di S. Demetrio
Cattedrale San Demetrio Megalomartire (Kryeklisha Shën Mitri i Madhi Dëshmor, XV secolo): maestosa Cattedrale situata nel Corso Giorgio Kastrota.
Vi si accede mediante una scalinata di stile tardo-barocco; la facciata è abbellita da mosaici. L'interno, a tre navate separate da due file di otto
colonne di marmo ed archi a tutto sesto, contiene un'imponente iconostasi lignea, la più grande di Sicilia, con icone del monaco cretese Manusaki,
che ricopre le tre absidi. Arricchiscono le pareti laterali della cattedrale affreschi dell'iconografo greco Eleuterio Hatsaras e trittici di icone che
raffigurano la vita della Vergine, le feste principali e i padri della Chiesa ortodossa, quella centrale da affreschi del Katzaras raffiguranti feste Despotiche.
Tra il 1641 ed il 1644, il monrealese Pietro Novelli eseguì gli affreschi delle absidi. L'opera più antica e di maggior rilievo artistico è
l'icona della Madre di Dio con il Cristo di scuola senese del 1500, dipinta con tempera all'uovo. Sulla parete destra dell'entrata principale si trova una pala
raffigurante San Demetrio e San Nestore, e il sepolcro del Servo di Dio P. Giorgio Guzzetta, illustre personalità arbëreshë vissuta intorno al
XVIII secolo, che difese il rito orientale. Dal 1784 la chiesa fu sede del vescovo ordinante di rito greco-bizantino in Sicilia. Fino al 1924, in Piana degli Albanesi,
la chiesa di San Demetrio era la sola parrocchia con un Collegio di quattro papàdes.