Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Vi si giunge dopo aver lasciato alle spalle il Museo-antiquarium e oltrepassato alcune grotte con mangiatoie. E' verosimilmente un profondo pozzo per acqua. Scavato interamente nella roccia, si apre sul lato settentrionale della Forza, ha una sezione rettangolare a piano inclinato, con circa 250 gradini. Nella parte destra del suo tratto superiore si aprono due finastrelle, intagliate nella roccia, per luce e presa d'aria, una singolare tipologia presenta quella posta più in basso della prima, preceduta da un breve cunicolo con pianta ad S. Ancora più giù si aprono altri due cunicoli, posti alla stessa profondità, uno a destra e uno a sinistra; mentre un ultimo cunicolo, sul lato destro e alla fine del Centoscale, é collegato con una cisterna. A partire da una certa profondità, interessante é anche la presenza, sul tetto e su parte delle pareti laterali dell'ipogeo, di alcune concrezioni calcaree, tipiche di ambiente carsico, che descrivono dei mirabili disegni a intreccio. A tutt'oggi non si sa con esattezza quando quest'opera così imponente sia stata realizzata. Per alcuni forse nel periodo bizantino o arabo; secondo altri invece in quello normanno. In quest'ultimo caso si avrebbe pure riscontro in alcune notizie d'archivio ottocentesche, secondo cui pare che il Centoscale sia stato realizzato nel XII secolo.
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