Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Torre dell-orologio
La crisi del baronaggio in Sicilia intervenuta nel XIX secolo vide il consolidarsi come classe dirigente della nobiltà locale, a cui seguì un mutamento dell' organizzazione della società ed il sopravvenire di nuove esigenze edilizie. Si aggiungono all'assetto urbano primitivo i vari palazzi signorili, il Palazzo del Municipio e la Torre comunale, simboli della nuova realtà sociale.
La Torre dell'Orologio è ubicata all'incrocio della via Cavour con la via Roma, lungo la quale è allineata, stagliandosi come figura-sfondo e assolvendo pienamente al suo ruolo di
monumento di rappresentanza del Comune di Campobello.
La costruzione della Torre dell'Orologio inizia nel 1858 su committenza dell'amministrazione Comunale, fino al 1877, quando vengono completati i lavori di decorazione
esterna ad opera di un autore ignoto, con motivi floreali ed eclettici, sull'onda dello stile introdotto da Ernesto Basile e particolarmente diffuso in Italia.
I rosoni a foglie e fiori dell'orologio, la balaustra lapidea a trafori, le monofore ad archi e peducci, il fregio a triglifi e le metope a fiori: tutti questi elementi
richiamano il rinascimento classico e l'architettura siculo-normanna.
La Torre a pianta quadrata, la cui muratura portante è in conci di tufo, venne corredata di due campane: quella che suona le ore proveniva dal Palazzo Reale di Palermo,
mentre quella che suona i quarti è stata fusa a Campobello da artigiani di Burgio.
Di recente sono stati ultimati alcuni lavori di riparazione dell'apparato elettronico dell'orologio.
La ditta "Squadrito Orazio" di Pedara (CT), che negli anni '70 aveva fornito il macchinario originario, ha eseguito la riparazione, e si è occupata, nello specifico, della sostituzione del quadro di distribuzione, dei percussori elettromagnetici e dell'orologio programmatore computerizzato.