Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Il castello è costituito da stili diversi mescolati tra loro tanto da creare una struttura armonica che per la verità sarebbe riduttivo chiamare castello, ma che così viene definito in riferimento alla parte più antica della costruzione. Il castello vero e proprio è ciò che resta di una costruzione normanna che anticamente comprendeva ben quattro torri massicce disposte agli angoli e un ponte levatoio. Nel maniero non c'erano finestre al piano terreno, mentre a quello superiore erano sistemate alcune aperture piccole e strette con una corona di merli che completava la struttura tipicamente medioevale. Stilisticamente inspiegabile la coesistenza di due tipi di merlatura: Guelfa sul prospetto principale Ghibellina sui laterali. Secondo storici dell'arte potrebbe essere il risultato di una anarchia costruttiva assai diffusa nell'architettura minore del tempo. Di tutto ciò oggi rimangono solo due torri e il grandioso portale a sesto acuto di stile gotico al centro della facciata, guarnito di robusti battenti e da borchie di ferro appuntite. La parte abitativa del castello, di epoca successiva rispetto alla struttura militare, è legata a quest'ultima con un inusuale sistema di sutura: una corte interna sulla quale si affaccia uno splendido loggiato con volte a crociera alleggerite dalla presenza di elementi decorativi quali costoloni bugnati (rivestimento murario tipico del periodo rinascimentale) e mensole a forma di capitello. Infatti superato l'imponente ingresso militare ci si imbatte in uno spazio più intimo ed elegante che contrasta con il prezioso loggiato rinascimentale e che costituisce l'anello di congiunzione tra i due ambienti. Il palazzo è caratterizzato da uno stile di transizione tra il rinascimentale ed il barocco e presenta elementi decorativi tipicamente barocchi innestati su una struttura stilisticamente più antica, come ad esempio le conchiglie e le pigne nei timpani, o le mesole del balcone angolare che seguono a raggiera l'edificio. Dell'originale funzione militare del castello, vi è ancora traccia evidente nel corpo a piano terra dove sono ancora presenti alloggiamenti e le anguste carcerarie. Esternamente, il rigore volumetrico della massa muraria della parte abitativa è armonicamente attenuato da bellissimi balconi, alcuni dei quali angolari, sostenuti da grossi mensoloni dove il manierismo comincia a fondersi con il nascente barocco. Danneggiato dal terremoto del 1908, il castello è stato solo parzialmente restaurato. In particolare è stata ripristinata l'integrità dell'ala Sud-Est destinata a residenza degli eredi del nobile casato dei Valdina. Ancora oggi il castello è di proprietà privata, ma l'amministrazione comunale tenta da tempo di acquistarlo per farne una struttura museale aperta al pubblico.
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