Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Museo del carretto siciliano-Bronte
Il Museo del Carretto SicilianoGullotti si trova in contrada Cantera, fra l'Etna e i Nebrodi, a due passi dal Simeto. Il Museo comprende, oltre ai meravigliosi Carretti Siciliani, carrozze e calessi, una notevole quantità di opere tra sponde, casci i fusu, ruote, ornamenti dei cavalli, pennacchi, giare e tanto altro, tutto facente parte del tradizionale folklore siciliano e del mondo (ormai scomparso) del Carretto Siciliano e dei sui Carrettieri. Partendo dal capostipite Don Carmelo Gullotti (carrettiere di professione), al figlio Pippo, la famiglia Gullotti cura da più di sessant’anni questa collezione, mettendo a disposizione oltre le opere, la loro esperienza e conoscenza di tutte le tecniche, aneddoti, usi e costumi, riguardanti l’arte e la vita del Carretto Siciliano con tutte le sue sfaccettature .
Il museo comprende circa 300 pezzi tra le varie parti del carretto, ornamenti per cavalli, pennacchi e tutto l'occorrente del Carrettiere Siciliano e i vari ornamenti del cavallo adibito al traino: testiere, pettoriere e altro. D’epoca anche il salottino dove ci si può accomodare per sapere cosa rappresentano le decorazioni suimascillari (sponde) o nella cascia i carrettu (pianale), o nei gambetti (raggi della ruota), raffiguranti scene epiche: "Il trionfo di Bacco"; poemi cavallereschi: "Duello di Ruggiero e Rinaldo"; saghe nostrane: "Turi Malacorda e i mafiosi di Palermo"; personaggi come: "Turi Giuliano"; e poi i passionali intrecci amorosi di "Cavalleria Rusticana" di Verga, con "Compari Affiu e Compari Turiddu".