Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Duomo di Enna
Via Roma, 442
Chiamato da tutti gli ennesi "a matrici" è la Chiesa Madre di Enna, nonché monumento nazionale e tra le maggiori espressioni d'arte nella provincia di Enna.
Il Duomo sorge nel centro storico della città, e si affaccia su Piazza Mazzini, della quale occupa interamente la fiancata nord, nella parte più a monte della cittadina, dove nei secoli scorsi si addensava la popolazione più nobile della città.
E' originario del XIV sec. allorché venne edificato e dedicato alla vergine Maria, in piena epoca aragonese nel 1307, per ordine di Eleonora d'Angiò, moglie di Federico III d'Aragona, in seguito alla nascita di Pietro, loro figlio e con l'ulteriore finalità di sostituire il culto della dea delle messi, Cerere, alla quale i cittadini ennesi, a distanza di secoli, erano ancora devoti. Il luogo scelto per la sua edificazione fu un piano fuori dalle mura del castello (che di lì a poco verrà anche lui restaurato) dove, secondo un'antica tradizione ennese, preesisteva un'antica chiesa della città, chiamata S. Maria Maiuri, in avanzato stato di degrado, che sorgeva in quel luogo sacro sin dal V sec. d.C. sui resti del tempio pagano dedicato a Proserpina. "Di frunti at la prima chiesa di li cristiani, chiamata di Santa Maria Maiuri"(precisamente nel luogo dove ancora oggi si trova la chiesa di S. Michele Arcangelo) i Musulmani, che avevano occupato Castrogiovanni, negli anni che vanno dall'880 al 1100, avevano edificato la loro moschea e innalzato il minareto, più alto della Matrice cristiana, per dar modo al Muezzin di far sentire le lodi di Allah. La regina fece erigere il tempio nelle pure forme gotiche ancora visibili nella parte dell'abside scampate al rovinoso incendio del 1446. L'anno seguente, Papa Eugenio VI indisse un Giubileo della durata di 7 anni per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione dell'importante edificio di culto , questo avvenimento è ricordato dalla bella porta Santa posta di fianco al transetto. A causa dell'insufficienza di denaro raccolto, il re Alfonso D'Aragona vendette varie terre e con il ricavato riuscì a ricostruire la chiesa nel XVI secolo .
Il Duomo di Enna è uno dei maggiori esempi di architettura ecclesiastica medievale presenti in Sicilia: presenta imponenti colonnati corinzi, tre navate e tre absidi, pregiate tele e lampadari, e una maestosa facciata con torre campanaria, che svetta su tutta la città, la cui campana è di mole impressionante in proporzione alla grandezza della città.
Il Duomo di Enna subì nei vari periodi che si sono succeduti numerosi rimaneggiamenti, che hanno prodotto un miscuglio di tendenze artistiche diverse. Dal punto di vista architettonico infatti, il tempio presenta vari stili che amalgamandosi insieme danno una visione gradevole all'impianto che si è arricchito di numerose opere d'arte degli stili gotico, rinascimentale e barocco come il portale laterale.
Esso rappresenta probabilmente la massima espressione artistica della provincia, grazie alla grandezza, alla vastità e alla pregevolezza delle opere custodite, tra cui alcuni affreschi del Borremans; al suo interno sono rappresentati 700 anni di Storia dell'Arte. Il Duomo, dichiarato nel 1942 "Monumento nazionale" e grazie all'Unesco "Monumento alla pace", è intitolato a Maria SS. della Visitazione ed egrave;, infine, il culmine delle spettacolari celebrazioni della suggestiva Settimana Santa di Enna.
Le seguenti schede di approfondimento sono state elaborate con il contributo della redazione "ilcampanileenna.it " e tratte dalla "Guida del Duomo di Enna" per gentile concessione degli autori.