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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Ecce Homo

Ecce Homo




La Domenica delle Palme i contadini lavorano i rami di palme e di ulivo, e i ragazzi, legate le campane delle chiese, vanno in giro a far rumore con speciali strumenti di legno: "raganelle o truccu-". Il Giovedì santo vi è l'addobbo dei sepolcri con speciali piante a lunghi steli di grano, germogliati "a lu scuru" in una ciotola o in un piatto, legati con nastri e deposti a terra davanti l'altare dei S. Sepolcro. Fino a pochi anni fa, tuffo si concentrava, oltre che sulle cerimonie che si svolgevano in chiesa, sulla "cena" dei Governatori delle Confraternite. Dodici Apostoli e il Signore sedevano davanti a un gran mensa imbandita con l'agnello arrostito, nel salone dell'Oratorio. La sera, dopo la cena, la statua del l'Ecce Homo peregrinava con una gran folla di fedeli silenziosi dalla Matrice alla chiesa dell'Itria. Il Venerdì santo si svolge ancora oggi nella sua integrità la Giunta, cui segue la Crocifissione e la Scinnenza. E un rito antico, con i simulacri portati ancora a spalla dai devoti, secondo una più recente organizzazione della fine dell'800 dovuta all'arciprete don Vito Modica. Egli fece rinnovare tutti i personaggi della Pasqua, affidandone l'incarico allo scultore don Michele Caltagirone, detto il Quarantino, della vicina Casteltermini. La Madonna, S. Giovanni e Gesù, con la croce sulle spalle, si ritrovano alle ore 14 tra una gran folla di fedeli sotto il Calvario, per l'incontro in un profondo silenzio rotto soltanto dalle note gravi e solenni della banda musicale lì massimo della commozione si raggiunge quando Gesù bacia la mano dell'Addolorata, quindi i tre gruppi salgono ai luogo vicino dove Gesù è messo in croce. A sera l'urna con Gesù modo fa il giro del paese e la processione diventa più suggestiva, mentre il giorno va scemando e la fiamma dei ceri incartocciati comincia a tingere i volti di una pallida luce. La "lamintanza" di qualche vecchio diventa sempre più ossessionante, un lamento di dolore e di spasimo. E così avanti e indietro sino alla piazza principale e al silenzio assoluto dopo la fine della processione. Nel pomeriggio della Domenica chiude le manifestazioni pasquali una processione coi simulacro del Sacro Cuore di Gesù.



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