Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Complesso monastico dei Frati Minori Conventuali
Il complesso monastico dei Frati Minori Conventuali, edificato nel XIII secolo, dal 1911 fu sede del Seminario Vescovile grazie alla cessione "ad perpetuam" effettuata dall'allora pro-sindaco di Caltagirone don Luigi Sturzo. Vi si accede attraverso uno splendido chiostro che, negli edifici monastici, trae la sua origine dalla necessità di realizzare uno spazio libero attorno al quale disporre le varie parti del monastero, secondo le esigenze della vita che i religiosi conducevano in comune; una specie di cortile, provvisto di portici per riparare dalle intemperie e di un pozzo, o di una fontana, per le necessarie abluzioni. Quasi completamente ricostruito dopo il rovinoso terremoto del 1693 e duramente colpito dai bombardamenti del 1943, conserva ancora tracce del suo antico passato: i muri perimetrali, che resistettero al terremoto come indica l'anno 1634 scolpito su una finestrella sotto il portico, un lavabo in marmo degli inizi del Seicento, l'arco gotico del Trecento sormontato da una finestra scolpita, sono ancora chiaramente visibili. La Cappellina adiacente l'ingresso, detta del SS. Sacramento ritrovato, fu edificata nella prima metà dell'Ottocento in ricordo del ritrovamento, il 23 dicembre 1807, dietro il portone del Convento, della Pisside contenente il Corpo di Gesù Sacramentato trafugato dalla chiesa di Santa Maria della Stella tre giorni prima: all'interno è possibile ammirare una splendida statua lignea raffigurante Maria SS. Immacolata del XVII secolo. Oggi, l'ex-convento ospita gli appartamenti vescovili, la Biblioteca Pio XI, gli uffici diocesani e l'antica Cappella del Seminario Vescovile, luogo privilegiato per la formazione dei seminaristi, realizzata agli inizi del Novecento in stile neogotico. L'abside è splendidamente affrescata con Cristo e gli Angeli, mentre marmi policromi, vetrate istoriate raffiguranti l'Immacolata e Santi patroni modelli per i seminaristi, affreschi di angeli a mezzobusto con cartigli su cui sono scritte le virtù necessarie per divenire buoni sacerdoti ornano l'elegante navata. A fianco del complesso monastico la Chiesa di San Francesco d'Assisi, meglio conosciuta come Chiesa dell'Immacolata per il culto corale che da secoli i Calatini rendono alla Vergine Maria, con la sua splendida facciata barocca del XVIII secolo.