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Chiesa di Santa Chiara e Santa Rita - Caltagirone
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::Chiesa di Santa Chiara e Santa Rita a Caltagirone » Storia

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Ove son or le meraviglie tue
O regno di Sicilia? Ove son quelle
Chiare memorie, onde potevi altrui
Mostrar per segni le grandezze antiche?

(Dal Fazello - Storia di Sicilia,
deca I,lib. VI,cap.I)



Chiesa di Santa Chiara e Santa Rita - Caltagirone

Chiesa di Santa Chiara e Santa Rita - Caltagirone




Situata in via San Giovanni Bosco, poco distante dalla chiesa del Gesù, la Chiesa di Santa Chiara, annessa all'omonimo monastero, secondo la tradizione, fu fatta edificare dalla stessa Santa di Assisi per favorire la presenza in Sicilia dell’appena fondato Ordine moniale delle Clarisse; più verosimilmente, la fondazione del monastero risale alla prima metà del XVI secolo. La rapida diffusione dell’Ordine e la sua presenza in Caltagirone, suscitò nelle famiglie più facoltose della Città numerose vocazioni nonché significative donazioni che consentirono di ampliare gli spazi a disposizione delle monache e di intervenire pregevolmente nell’abbellimento e nella decorazione della chiesa. Nonostante i terremoti del 1693 e 1698, la chiesa fu rapidamente ricostruita su progetto di Rosario Gagliardi . Oggi si presenta con un movimentato prospetto, ad un solo ordine ricco di elementi scultorei ed è delimitata da due pilastri laterali. Da notare nella chiave dell’arco che sormonta il portale, la scultura di una mano che sorregge un ostensorio: è la mano di Santa Chiara che, miracolosamente, respinse i saraceni che volevano saccheggiare il monastero di San Damiano in Assisi mostrando l’Eucaristia. A pianta lievemente ellittica, l’edificio ha un ricco pavimento maiolicato, realizzato negli anni cinquanta, riprendendo l’antico disegno di Francesco Branciforti, maestro ceramista calatino; in maiolica policroma è pure la balaustra della zona absidale. L’uso monastico della chiesa è testimoniato dalle tribunette provviste di gelosie, le grate oltre le quali le monache attendevano alle celebrazioni liturgiche, e dallo splendido altare settecentesco in legno intagliato, specchi e vetri dipinti, voluto dall’abbadessa suor Fortunata Maria Martorana. Di un certo interesse è anche un Crocifisso ligneo di Giuseppe Vaccaro.Purtroppo il monastero non esiste più.Il Monastero delle Clarisse che sorgeva a fianco della chiesa non esiste più, al suo posto adesso sorge l’edificio dell’ex officina elettrica, in stile liberty opera dell’architetto Ernesto Basile.
Qui si esprime la grande devozione dei calatini a Santa Rita da Cascia (1381-1457), sposa e madre, vedova e monaca agostiniana, segnata dalla partecipazione alle sofferenze di Cristo mediante il fenomeno mistico di una spina sulla fronte, causa di una dolorosa e purulenta ferita. La statua, i dipinti con scene della vita e soprattutto il culto alla Santa, giustificano la consuetudine di indicare la Chiesa con il nome di Santa Chiara e Santa Rita.




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