Albero
Da te un ombra si scioglie
che par morta la mia
se pure al moto oscila
o rompe fresca acqua azzurrina
in riva all'Anapo, a cui torno stasera
che mi spinse marzo lunare
già d'erbe ricco e d'ali.
Non solo ombra vivo,
chè terra e sole e dolce dono d'acqua
t'ha fatto nuova ogni fronda,
mentr'io mi piego e secco
e sul mio viso toco la tua scorza.
Salvatore Quasimodo
Il fiume Anapo (dal greco = invisibile)è il principale dei numerosi corsi d'acqua degli Iblei e, per lunghezza, uno dei maggiori della Sicilia. Nasce nel territorio di Palazzolo Acreide dalle sorgenti di Guffari sul Monte Lauro (mt. 990 s.l.m.), per la confluenza di numerose sorgenti per lo più di "contatto" e di portata ridotta. Dopo circa 40 km, attraverso le gole di Pantalica e tutta la suggestiva vallata che dal fiume prende il nome, scende verso Siracusa attraverso il Pantano Grande ora prosciugato, e si versa nelle acque del Porto Grande di Siracusa a fianco del Ciane, piccolo e breve fiume che, è conosciuto in tutto il mondo per il papiro che cresce spontaneamente lungo le sponde.L`alta Valle dell'Anapo è legata alla emersione della parte centrale degli Iblei per intensi e successivi movimenti verticali, dal Miocene superiore al Pleistocene. Il fiume, con i suoi affluenti montani, impostò il reticolo idrografico guidato dalle faglie. Il continuo ringiovanimento sottopose a intensa erosione la valle che divenne stretta e incassata (con il contributo di intense precipitazioni) per climi molto diversi dall'attuale provocati dal susseguirsi delle glaciazioni Quaternarie. Rilevanti sono le perdite d'acqua essendo le rocce permeabili per fessurazione Il plateau ibleo, ossatura della Sicilia Sud Orientale, è ritenuto far parte della placca (avanpaese) africana e quindi di un'area stabile che, poco deformata durante l'orogenesi alpina, è stata poi successivamente sollevata con tettonica distensiva assumendo l'aspetto di una struttura allungata da NE a SW, contornata e attraversata da numerose faglie e fratture con diversa orientazione che ne condizionano la sismicità. I monti Iblei costituiscono una barriera che favorisce le precipitazioni meteoriche che, in media, sono più abbondanti nel tardo autunno e nell'inverno, mentre sono scarse o assenti in estate. Durante il secolo scorso, in inverno, era invece frequente la caduta della neve che veniva conservata in apposite costruzioni a cupola, le niviere, incassate nel terreno e diffuse nei pressi dei Comuni montani. La natura geologica e la tettonica delle rocce presenti consente poi una buona permeabilità per la penetrazione delle acque nel sottosuolo. Viene qui preso in esame il corso del fiume e in particolare l'alta valle dell'Anapo, cioè la parte che dalla ex stazione di Buscemi giunge fino alla contrada Fusco, poco a sud-est di Sortino. Il corso del fiume, per le sue caratteristiche geomorfologiche e di orientazione generale, può essere suddiviso in tre tratti: - Un primo tratto, per circa un settimo della lunghezza totale, si dirige, con direzione NW-SE, da Monte Lauro alle porte di Palazzolo Acreide. - Un secondo tratto, che condivide circa il resto del percorso con la terza parte, cambia direzione verso NE fino alla contrada Fusco. - Un terzo ed ultimo tratto, si rivolge verso se scorrendo dalle falde di Monte Climiti fino al mare. Nelle acque cristalline del fiume, grazie alla natura torrentizia, trovano un'abitazione ideale la trota siciliana e la trota fario. Sul fondale si aggira la tinca. È possibile trovare anche le anguille e i granchi di fiume. Tra gli anfibi, oltre alla comune rana verde, troviamo anche il Discoglosso dipinto, dalla caratteristica lingua a forma di disco adesivo. Soprattutto la presenza delle trote ci indica l'elevata qualità delle acque. Il fiume lungo il suo corso vede svilupparsi una magnifica vegetazione a platano orientale che, in queste contrade siciliane, marca il confine occidentale del suo areale di distribuzione che si estende sul Mediterraneo orientale e sull'Asia occidentale