Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
L'Oasi del Simeto, un tempo era una estesissima palude che venne drenata e prosciugata nell'immediato dopoguerra per la presenza della malaria. Nonostante l'importanza di ciò ne è sopravvenuto un grande danno ecologico che ha portato alla scomparsa di numerosissime specie animali ed avicole e il mutamento delle rotte migratorie di altre. Oggi rappresenta una delle tappe fisse delle rotte di numerose specie di uccelli migratori. Nelle zone del laghi Gornalunga e Salatelle si possono incontrare l'airone cenerino, l?airone bianco, l? airone rosso, l'oca selvatica, l'anatra, la pavoncella, il piviere dorato. Nelle pozze di acqua salmastra si incontrano piccoli uccelli come il combattente, la pettegola, il cavaliere d'Italia. Pittima, pittima reale, mignattaio, chiurlo, ischione, avocetta, volpoca, beccaccia di mare, garzetta, sgarza ciuffetto, nitticora, spatola sono le altre specie più rappresentative. Altrettanto numerosi sono gli uccelli stanziali. Nelle zone palustri sono molto comuni la gallinella d'acqua e la folaga; più rari il tuffetto, il tarabusino, la moretta tabaccata e il porciglione. Tra la vegetazione riparia nidificano la calandrella, l'usignolo di fiume, il beccamoschino, la cannaiola, il pendolino, il fratino e il fanello. Nelle zone aperte e nei pascoli sono presenti la calandra, la cappellaccia, l'occhiocotto e lo strillozzo. Durante il periodo invernale si vedono svernare migliaia di uccelli acquatici che trovano l'ambiente climatico adatto, come le folaghe, i cormorani e gli aironi. Non è raro il veder volteggiare il falco di palude e il falco pescatore. Nelle zone alberate troviamo capinere, cinciallegre, rampichini, ghiandaie e verdoni. Le aree marginali o coltivate ospitano cardellino, verzellino, passera mattugia, fringuello, saltimpalo e quelle più degradate, la gazza. Nei cespugli si trova il merlo, mentre nelle aree rurali e nei fabbricati nidifica il rondone. Gli unici rapaci, nidificanti nella riserva sono il gheppio e il barbagianni, che si nutrono di piccoli roditori e rettili. Oltre che dagli uccelli, il patrimonio faunistico della riserva è rappresentato da: tartarughe d'acqua dolce (emys orbicularis),natrici, serpenti di grosse dimensioni (che si nutrono di pesci), insetti anche rari, volpi, donnole, lepri e conigli selvatici.
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