Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
La vegetazione del tratto finale del fiume è essenzialmente costituita da canne di palude e cespugli di tamerici e salicornieti. Il Simeto, il maggiore dei fiumi siciliani per bacino e portata, ha origine nella Serra del Re, uno dei rilievi più elevati della catena montuosa dei Nebrodi. Lungo il suo percorso, all'interno della riserva, è costeggiato da piante tipiche dei terreni melmosi: Canne di palude, Giunchi da stuoia, Lische a foglie strette. Oltre questa fascia melmosa si estende un'area pianeggiante, soggetta a inondazioni invernali e disseccamenti estivi, la cui vegetazione è composta da cespugli di Tamerici, Giunchi pungenti, acuti e meridionali, Salici comuni e pedicellati, tra i quali trovano riparo una grande varietà e quantità di volatili. Lungo le dune che fiancheggiano i litorali sabbiosi cresce, infatti, una vegetazione composta da Violaciocca selvatica, Salsola, Santolina, Poligono marittimo, Ravastrello marittimo, giunchi da stuoia, lische a foglie strette, Tamerici, Giunchi pungenti, acuti e meridionali, salici comuni e pedicellati, la Suaeda marittima, l'Atriplice portulacoide e il Limonio comune. La sponda destra del fiume Simeto presenta boschetti di pini ed eucalipti fino alla zona del lago Gornalunga. Una terza fascia, formata da un terreno più impermeabile, argilloso e coperto di salsedine, è costituita da una vegetazione di piccoli arbusti a foglia succulenta, come la Salicornia fruticosa, la Suaeda marittima, l'Atriplice portulacoide e il Limonio comune. Il litorale sabbioso ai lati della foce del fiume presenta una vegetazione ancora più ricca: Violaciocca selvatica, Salsola, Santolina, Poligono marittimo e Ravastrello marittimo, lungo la battigia; Gramigna delle spiagge, Sparto pungente, Mirto, Fiordaliso delle spiagge, Giglio delle spiagge, macchie di Lentisco e Olivastro, nell'interno e lungo le dune sabbiose. Le zone lontane dal fiume costituivano, un tempo, una fitta macchia sempreverde. Oggi, a seguito alle successive opere di bonifica, sono state occupate da coltivazioni.
Benvenuto in Virtualsicily.it!
Il portale di informazione e cultura sulla Sicilia!