Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Chiesa di San Mauro Abate
L'attuale chiesa, a tre navate, dedicata al Santo Patrono sorge su tre precedenti chiese di San Vito, San Giovanni Evangelista e San Mauro.
Questa chiesa, al contrario delle altre due (San Giorgio e santa Maria) sorse per iniziativa popolare intorno agli inizi del 1600 ad opera di Bartolo Sarrica, laureato all'Università di Parigi, la cui iniziativa venne immediatamente appoggiata dalla gente del popolo, (artigiani, contadini, borghesi e nullatenenti) che direttamente contribuirono alla sua edificazione.
Esternamente il portale in "pietra arenaria" e relativi intagli sono opera di mastro Luca Murena da Nicosia.
All'interno:
• quadro di San Mauro con panorama del paese in basso a sinistra (secondo altare entrando a sinistra);
• Altare di San Vito (protettore dei cani e dei bambini sia venuti in vita che dei nascituri);
• Altare di Sant'Eligio (protettore dei muli e degli equini);
• Altare di San Isidoro (protettore dei bovini);
• Altare della Madonna dell'Udienza sulla cui base è incisa la data del 1477;
• Cappella di San Mauro contenente il fercolo del Santo ('a Vara). In origine era a quattro colonne tutte dorate, con statuette in rilievo, nel 1650 venne trasformata a sei colonne con puttini agli angoli ed una statuetta, raffigurante la Resurrezione, in sommità alla cupola. In seguito al restauro "'a vara" è ad otto colonne con 12 puttini e la statuetta dell'Immacolata Concezione alla sommità della cupola. L'ultimo restauro è del 1992.
La festa di San Mauro ricorre il 15 gennaio, nei secoli precedenti in tale giorno veniva cotta la cucia, da parte dei confrati che poi la distribuivano ai poveri.
I festeggiamenti solenni nel tempo si sono così succeduti: fino al 1600 il 20 maggio, poi il 1° martedì di giugno, in concomitanza talvolta, con la fiera del bestiame dalla quale trae origine la parola "FERA", ed attualmente il 1° martedì di luglio. I giorni di festa però sono 4 (domenica, lunedì, martedì e domenica dell'ottava); in quanto l'itinerario unico possibile è dovuto alla dimensione della "vara e alla tradizione secondo la quale nell'antichità il Santo veniva portato nella Chiesa di San Giorgio (dedicata all'altro patrono del nostro paese) dove era custodita la sua stessa reliquia, essendo questa chiesa, la Chiesa Madre di San Mauro Castelverde.
IL CAMPANILE: caratteristico per la cupola a pietre colorate, ha subito diversi restauri in seguito a devastazioni dovute a calamità naturali, quali un fulmine nel XII sec.