Ove son or le meraviglie tue O regno di Sicilia? Ove son quelle Chiare memorie, onde potevi altrui Mostrar per segni le grandezze antiche?
(Dal Fazello - Storia di Sicilia, deca I,lib. VI,cap.I)
Castello Normanno - Adrano
Secondo la tradizione il castello fu fondato dal Conte Ruggero, padre di Ruggero II, che nel 1070 aveva riscattato Adrano dalla dominazione araba. È probabile che la costruzione del castello nell'area (la odierna piazza Umberto) già occupata da una torre di difesa di età greca, si debba agli Arabi. Della costruzione araba sono testimonianza le due porte del piano terreno che mettono in comunicazione i due vasti ambienti con archi ogivali realizzati con conci di pietra pomice. La data 1000, incisa nello stipite della seconda porta, documenta probabilmente il completamento del piano terra. Lo stile islamico della costruzione è testimoniato dalle porte del piano terreno che mettono in comunicazione due vasti ambienti con archi ogivali realizzati con conci di pietra pomice. Edificato come avamposto fortificato per la conquista della piana della città di Catania e direttamente collegato ai castelli di Paternò e di Motta, il castello ha un'altezza di circa 34 metri. E' a pianta quadrilatera con una mole massiccia e con contrafforti angolari in conci lavici, misura una larghezza di 20 metri per ogni lato, mentre alla base del bastione ha una larghezza di 33.70 metri per ogni lato. Ai lati della scala d'ingresso due leoni di pietra sostengono gli stemmi delle famiglie Moncada e Sclafani. Gli archi ogivali sono in puro stile islamico ma la tipologia, la struttura, la tecnica costruttiva dell'edificio restano normanni, compresa la torre. Il sisma del 1600 fece crollare tutti isoffitti in legno ed il castello da allora rimase disabitato ed esposto alle intemperie che, col passare dei secoli, hanno deteriorato l'interno dei saloni, asportando intonaci e stucchi. Al primo piano è rimasta miracolosamente intatta una cappella con i capitelli che sorreggono la volta a croce e, in una stanza vicina, l'antico fonte battesimale. Il castello subì diverse trasformazioni: fu abitazione per nobili famiglie aragonesi poi sede di un carcere. Nel 1958, a seguito dell'acquisto da parte del Comune, è stato istituito il Museo e la fortificazione, restaurata, è tornata ad essere l'attrazione principale della città.